"Quando quell'uomo con grandi occhiali e una sciarpa sul viso mi ha puntato la pistola alla tempia e al fianco mi sono sentita raggelare…"
"Mi ha puntato la pistola alla tempia"
A parlare dal suo negozio è Stamate Lucica, 60enne di origini rumene, la tabaccaia di Cornigliano che lunedì mattina è stata vittima di un rapinatore armato di pistola che dopo averla minacciata puntandole la pistola alla tempia e al fianco l'ha fatta sdraiare a terra poi si è preso l'incasso, 2500 euro, ed è andato via lasciandola impietrita dalla paura.
Aveva già subito un furto di notte
La donna in passato aveva già subito un furto importante anno dopo l'apertura del negozio: "I banditi erano stati per ore nella tabaccheria, c'erano tante immagini delle telecamere, ma alla fine l'hanno fatta franca e l'unico che ci ha rimesso sono stata io…".
"Ora ho paura dei clienti"
Stamate per questo non se la sente più di lavorare da sola nel suo negozio di via Cervetto, che pure è a due passi dal commissariato di polizia di Cornigliano, non se la sente di tornare nella tabaccheria senza prima proteggersi con almeno una porta blindata che lei potrà aprire dopo avere visto in viso la persona che sta per entrare.
Chiudo per dieci giorni
Per questo, in attesa di quella porta di sicurezza, oggi ha aperto solo per ricevere i pacchi Amazon e in compagnia di un amico, "per dieci giorni, in attesa della nuova porta blindata, non aprirò al pubblico" ribadisce amareggiata, avvilita, sconfitta. "Qui vicino c'è il commissariato di polizia, ma qui non vedo mai nessuno, e non dico altro" conclude come a mordersi la lingua.
Era alto, forse italiano
La donna poi torna alla rapina e al bandito con la pistola: "Era molto alto e magro, vestito di nero, con grandi occhiali e una sciarpa sul viso, credo un italiano, mi ha minacciato più volte, mi gridava di stare zitta sennò mi ammazzava, è stato terribile".