GENOVA - Baby gang in azione nel centro di Genova: ieri sera un gruppo di quattro o cinque ragazzi descritti dalle vittime come "nordafricani" ha assalito due giovani, un ragazzo dopo essere stato spintonato è stato umiliato, costretto a consegnare oltre al cellulare anche il suo giubbotto di marca, le cuffiette e il portafoglio e mentre pochi minuti dopo una ragazza dopo essere stata minacciata è stata rapinata dello smartphone.
INDAGINI AVVIATE DALLA POLIZIA
L'allarme delle due aggressioni ha fatto scattare le indagini delle pattuglie delle volanti della polizia che hanno perlustrato le strade del centro e i vicoli della città vecchia alla ricerca del gruppo di ragazzi magrebini, nello stesso tempo è stata richiesta l'acquisizione delle immagini delle telecamere del sistema di sorveglianza del centro di Genova per verificare se sono stati filmati i raid o altri indizi utili alle indagini.
QUELLE COMUNITA' INCAPACI A GESTIRE GLI OSPITI
Sotto l'attenzione finiscono i minori stranieri non accompagnati ospitati da alcune strutture convenzionate con Prefettura e comune di Genova ubicate in più zone della città, ragazzi spesso liberi - nonostante un regolamento che impone il divieto nelle ore notturne - di uscire e rientrare ad ogni ora della notte. Una gestione, quella delle comunità per minori, spesso finita nell'occhio del ciclone proprio per l'incapacità di non fare rispettare le regole e offrire opportunità reali di integrazione agli ospiti con corsi di italiano e altre attività. Nei mesi scorsi proprio per questo sono stati chiusi i centri di Campi e di San Desiderio. Una delle carenze più volte emerse è anche l'utilizzo di animatori non adeguati a gestire i ragazzi più difficili, minori che arrivano in Italia con alle spalle storie di grande disagio e di violenze.
IL COMMENTO
Un respiro per non dimenticare, ecco perché Breathe ci può aiutare
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità