Lavoratore instancabile Giovanni Battista Macciò, la vittima dell'incidente sul lavoro nel Terminal Psa di Genova Pra', conosciuto da tutti come Francesco. Il 52enne, genovese, nato e cresciuto nel quartiere di Granarolo, si era trasferito a Castiglione Chiavarese dove viveva con la moglie Roberta e il figlio 20enne Lorenzo. Il sogno diventato realtà di una casa nel verde, ma in quella villetta Francesco non è più tornato, schiacciato a morte da una ralla mentre controllava un container.
Gli anni da tassista a Bogliasco
Macciò aveva anche la licenza da tassista e per quasi 10 anni - fino al 2016 - ha lavorato a Bogliasco. Il sindaco Luca Pastorino ha pubblicato un messaggio di cordoglio per ricordarlo: "È con profonda tristezza che il Sindaco e l'amministrazione comunale di Bogliasco ricordano Giovanni Macciò, per tutti Francesco, che per quasi 10 anni - fino al 2016 - ha lavorato nel nostro paese come tassista e che questa notte, per un incidente di lavoro in porto a Pra', ha perso la vita tragicamente. Alla sua famiglia le nostre condoglianze più sentite"
Accanto al Comitato vittime del Ponte Morandi
Il portuale era amico di famiglia di Andrea Vittone e Claudia Possetti oltre che del camallo genovese Andrea Cerulli (portuale della Culmv che era cresciuto a Granarolo), tre delle vittime del Ponte Morandi. Faceva parte del comitato, presente a ogni cerimonia, c'era anche domenica all'inaugurazione del Memoriale. Era stato la persona che aveva accolto a Genova Egle Possetti e Denise Vittone quel tragico 14 agosto. "Oggi è un giorno di lutto per tutta la città, per tutto il Paese, di grande lutto per il nostro Comitato, uno di noi ha perso la vita stanotte durante il suo lavoro, Francesco, una persona buona, una grande persona, un uomo che con la sua famiglia è stato vicino in modo particolare alle nostre famiglie fin dal 14 agosto 2018, era con noi sempre ogni 14 agosto, era con noi domenica per l’inaugurazione del Memoriale. Siamo sconvolti e siamo vicini con tutto il cuore a Roberta e Lorenzo. Un giorno che non sarebbe mai dovuto arrivare, un’altra morte sul lavoro che non ha senso. Un mondo alla rovescia".
Il ricordo del sindaco di Castiglione
"Una persona bravissima, lo conoscevo molto bene come la sua famiglia. Abitava nella frazione di Missano, via dell'Abbazia, era qua da tempo. Sempre disponibile e circondato da amici. Mi stringo alla moglie e a suo figlio" racconta Giovanni Collorado, sindaco di Castiglione Chiavarese, dove la vittima abitava.