L'infinita sfida di Brignole, per qualche albero in più. Non bastano neppure i nuovi quindici pini che il Comune ha piantato al posto di quelli abbattuti la scorsa estate nei giardini di Brignole a placare le polemiche degli ambientalisti.
Gli ecologisti: "Perché neanche un albero in più?"
Andrea Agostini di Legambiente, sempre alla testa degli ecologisti quando c'è da difendere una pianta, quasi un professionista della contestazione, è come al solito duro: "Se Aster e palazzo Tursi amano tanto il verde perché non hanno piantato qualche albero in più limitandosi a fare il compitino di piantarne esattamente quante ne erano stati abbattuti?".
Agostini poi spiega: "Siamo molto contenti dei nuovi pini, ma a parte che sono state piantati con mesi di ritardo su quanto era stato promesso, crediamo che gli amministratori di Tursi abbiano fatto solo quanto dovevano, sostituire i pini abbattuti era il minimo in una città povera di verde come Genova".
Le accuse: "Scarsa trasparenza"
L'ambientalista poi ribadisce che le ripetute manifestazioni della scorsa estate per evitare l'abbattimento degli alberi di Brignole erano legate, a suo dire, alla scarsa trasparenze e democrazia degli amministratori: "Noi abbiamo relazioni di agronomi che smentiscono quelle del Comune affermando che molte delle piante abbattute non erano da abbattere, siamo scesi in piazza per chiedere di vedere il documento dei consulenti pagati dal Comune per confrontarci, ma ci è stato detto di no. Su tematiche come quelle del verde però una amministrazione ha il dovere di confrontarsi".
Brignole è un parco con regole da rispettare
Alle contestazioni di Agostini rispondono da Aster Verde, l'azienda che cura la vegetazione della città: "Gli alberi dei giardini di Brignole devono rispettare gli spazi previsti nel parco originario. Non si possono mettere piante a casaccio perché stravolgerebbero l'equilibrio visto che ogni pianta danneggia il prato sottostante, scarsa trasparenza? Quando sono stati richiesti abbiamo messo a disposizione di tutti i documenti dei nostri agronomi".
Agostini: "Molti alberi si potevano salvare"
I nuovi quindici giovani pini piantati a Brignole sono tutti dislocati lontani dalle strade carrabili perché molti di quelli abbattuti avevano le radici recise dai lavori di rifacimento dell'asfalto. Per Tursi le nuove piante si consolideranno entro un anno e diventeranno rigogliose in 5 anni, per Agostini invece prima di rivedere delle piante rigogliose ci vorranno anche vent'anni. "A nostro avviso molti degli alberi abbattuti si potevano e si dovevano salvare"
IL COMMENTO
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