Vai all'articolo sul sito completo

Cronaca

La donna, intervistata a Primocanale nel 2021, aveva raccontato ancora una volta il suo dolore e come, con il passare degli anni dall'omicidio di sua figlia nel 2007, non fosse cambiato nulla: "Questo essere sa fare solo del male"
1 minuto e 59 secondi di lettura
di Michele Varì

È morta nella notte nell'ospedale di Sanremo all'età di 69 anni Rosa Tripodi, la mamma di Antonella Multari, uccisa con 44 coltellate dal suo ex Luca Delfino, al culmine di una lunga serie di persecuzioni. La donna, intervistata a Primocanale nel 2021, aveva raccontato ancora una volta il suo dolore e come, con il passare degli anni dall'omicidio di sua figlia nel 2007, non fosse cambiato nulla: "Questo essere sa fare solo del male. Mi ha detto, mi ha sempre detto "Ce ne è anche per te". Lui è una persona cattiva".

L'avvocato Bosio: "Segnata dall'omicidio di Antonella"

La morte di Rosa Tripodi ha colto di sorpresa e rattrista l'avvocato Marco Bosio, il legale storico della famiglia Multari: "Rosa era malata, ma non sapevo che fosse in gravi condizioni, mi dispiace molto. Rosa era una donna segnata dall'uccisione annunciata della figlia, ma nonostante il dolore non ha mai perso la lucidità e la dignità. Negli anni fra di noi si era creato un rapporto umano molto bello e sincero, sicuramente sarò ai suoi funerali".

Ai funerali domani ci sarà l'anziana mamma

L'annuncio della morte di Rosa è stato reso pubblico dall'anziana madre Saveria e altri familiari di Vallecrosia dove la donna era andata a vivere per stare più vicina ai familiari da quando aveva perso il marito e si era ammalata: i funerali saranno officiati domani alle 11 nella chiesa San Rocco di Vallecrosia.

Delfino da due anni è ricoverato nella Rems di Prà

Rosa Tripodi si è sempre battuta affinché Luca Delfino non fosse scarcerato perché lo riteneva ancora pericoloso: l'assassino di sua figlia, dopo avere scontato in cella 16 anni ed otto mesi per il delitto, da due anni sta finendo  scontare la sua pena nella Rems, la residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, Villa Caterina a Genova Prà: ritenuto ancora socialmente pericoloso dai giudici in linea teorica potrebbe essere scarcerato fra circa 4 anni, quando avrà terminato di scontare cinque anni e mezzo di ricovero nella Rems, una delle strutture nate in sostituzione dei vecchi ospedali psichiatrici giudiziari. Delfino, tramite il suo avvocato Riccardo Lamonaca, aveva chiesto di poter andare a Prà per poter stare “più vicino alla casa dei familiari".

La sua liberà legata alla sua pericolosità sociale

La scarcerazione di Delfino aldilà della pena per il delitto di Antonella dell'agosto del 2007 però rimane subordinata alle perizie psichiatriche a cui viene sottoposto periodicamente e che per ora dicono che "è socialmente pericoloso e non va scarcerato".

 

 

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI

Mercoledì 03 Luglio 2024

Luca Delfino, l'avvocato Lamonaca: "Prematuro parlare del suo ritorno in libertà"

Il legale dell'ex barista a Primocanale: "Deve rimanere ancora cinque anni in una Rems, ma la liberazione è subordinata a una perizia che ne attesti la non pericolosità sociale, concetto dinamico e non statico"