Vai all'articolo sul sito completo

Cronaca

Per la portavoce dei familiari delle vittime perizia conferma le gravi inadempienze degli imputati: "Spero che dopo la condanna i colpevoli possano pentirsi. La tratta gratis sulla A7? Serve di più, nuova Aspi in linea con la vecchia gestione"
1 minuto e 53 secondi di lettura
di Michele Varì
Il tuo browser è obsoleto.

"Quanto è emerso in aula con le relazioni dei periti conferma che se gli imputati avessero fatto il loro lavoro i nostri familiari si sarebbero potuti salvare".

Lo dice con grande lucidità Egle Possetti, portavoce dei familiari delle vittime del Morandi, che ha voluto essere in aula nel primo giorno della ripresa del processo.


"Tempi lunghi servano a fare giustizia"

 
Possetti risponde a chi dice che il processo ha tempi troppo lunghi: "Siamo sempre stati consapevoli dei tempi di tempi della giustizia italiana e anche della complessità di questo processo È chiaro che con questo ulteriore integrazione con questi elementi dovrebbe esserci una grande chiarezza su quello che è avvenuto e quindi speriamo poi una grande determinazione nel portare a conclusione questo primo grado".

"Spero che colpevoli poi si pentano" 

Possetti poi parla del fatto che in aula c'è Donferri Mitelli, uno degli imputati più importanti, l'architetto di Autostrade che aveva detto che il ponte era sicuro fino al 2030: "Lui era responsabile delle manutenzioni. Per noi lui è uno degli imputati, ovviamente, più importanti in questo procedimento. Io ho evitato di andare a vedere questa persona e spero che in qualche modo tutte le persone che poi alla fine risulteranno essere colpevoli di quello che è avvenuto possano avere un minimo un minimo di pentimento e possano capire in qualche modo, anche se abbiamo dei dubbi su questo, quello che stiamo passando quello che abbiamo passato e quello che passeremo".

"Le nuove autostrade uguali alle vecchie"

La portavoce dei familiari delle vittime commenta anche i ristori che Autostrade per l'Italia ha deciso di corrispondere a chi viaggerà sulla A7 fra Ronco Scrivia e Genova quando il casello di Busalla sarà chiuso per lavori di messa in sicurezza che sarebbero dovuti essere fatti in passato e che invece saranno svolti solo ora, dopi la tragedia del 2018: "Dovevano fare molto di più, comunque ovviamente apprezziamo questo piccolo intervento, ma noi crediamo che la nuova Autostrada sia la vecchia Autostrada che ha solo cambiato azionisti ed è responsabile di tutto quello che è avvenuto prima. Perché quando c'è un passaggio di consegne si acquisisce il bello, ma si acquisisce anche il brutto. Se oggi le autostrade sono più sicure? Sicuramente sono stati effettuati interventi e altri ne saranno fatti, ma non sono le autostrade che tutti noi dovremmo meritare".

ARTICOLI CORRELATI

Martedì 11 Febbraio 2025

Processo Morandi: i periti inchiodano gli imputati: "Tragedia evitabile"

I tecnici hanno ricostruito i motivi del crollo riferendo anche di una email del 2011 in cui due imputati facevano cenno alla cavità sulla pila 9 da cui è originato il crollo