
Una trentina di persone, metà delle quali colleghi e colleghe della vittima del Centro per l'impiego della regione Liguria.
Alle 14.23, al minuto di raccoglimento per ricordare Francesca Testino, la donna uccisa mercoledì scorso in piazza Paolo Da Novi da un palma pericolante da oltre 11 anni, la città non c'era.
Pochi genovesi, ma arrabbiati
I genovesi, che pure hanno vissuto con sgomento e rabbia una tragedia che potevauccidere chiunque, non c'erano. O meglio erano pochi. Fra di loro una donna che ripete: "Assurdo morire camminando sul marciapiede".
C'erano invece alcuni amministratori di Genova, che hanno indetto il lutto cittadino. Il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi, che non ha voluto parlare, "per rispetto per la vittima", è arrivato lì con moglie e due figli, ci sono poi la presidente del Municipio Anna Palmieri, che dice, "ci sono indagini aperte, meglio non parlare" , parla invece il neo assessore ai Servizi Sociali Enrico Costa, visibilemte addolorato.
Indagine per omicidio colposo
Tutto intorno alcuni negozianti hanno abbassato la saracinesca a metà. Il traffico è tenuto a distanza dagli agenti della polizia municipale, lo stesso corpo di agenti che conduce insieme ai carabinieri forestali le indagini avviate dalla procura sulla tragedia ipotizzano il reato di omicidio colposo a carico di ignoti.
Nelle immagini del crollo Francesca non si vede
Gli agenti hanno subito acquisito il video dell'albero che crolla, la palma è inquadrato da lontano, da una telecamera installata all'incrocio fra corso Buenos Aires e corso Torino: alle 14.22 piove e si vede la palma, e ai fotogrammi successivi, alle 14.23, continua a piovere e si vede la palma che crolla e si abbatte sul marciapiede. In quel minuto di immagini di quella telecamere distanti Francesca Testino non si vede.
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IL COMMENTO
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