I cani antidroga della polizia ormai da anni non vengono più usati per controlli all'interno delle scuole, come era avvenuto tempo fa innescando molte polemiche da parte di genitori e insegnanti contrari alle divise negli istituti, segugi che invece vengono adoperati ogni giorno in ogni contesto sociale per contribuire alla lotta allo spaccio e alla prevenzione all'uso degli stupefacenti.
A richiedere i cani antidroga negli istituti, anni fa, spesso, erano i dirigenti per frenare l'uso dei cannabinoidi e il piccolo spaccio di sostanze che a volte avveniva anche in modo palese, spudorato.
Gruppo cinofili: cani antidroga e anti esplosivi
La conferma che i cani antidroga non sono utilizzati nelle scuole arriva anche da Laura Bisio, ispettore dirigente del Nucleo cinofilo della questura di Genova che può contare anche su cani specializzati nella ricerca di materiali esplosivi.
Molti ragazzi ostili alle divise
Bisio nell'illustrare il lavoro dei suoi cani non si sottrae alla spinosa domanda sul perché molti ragazzi non vedono di buon occhio le divise delle forze dell'ordine: "E' vero, ma noi anche grazie ai cani, all'empatia che riusciamo a creare cpn i nostri animali, parliamo sempre molto con i giovani, cerchiamo di avere un dialogo, così i ragazzi si accorgono che, pur indossando una divisa, siamo delle persone come loro, persone che voglio educare alla prevenzione, perché siamo anche noi genitori, mamme, papà, siamo fratelli, siamo figli, amici".
I cani annusano sostanze anche a giorni dal consumo
Laura proprio nell'ottica della prevenzione, a una precisa domanda, cerca di "avvertire" i ragazzi e non fargli avere fastidi, rivelando che un cane può sentire le sostanze stupefacenti sui vestiti e su uno zainetto di un giovane "anche dopo due o tre giorni dal consumo di uno spinello".
La poliziotta poi svela che uno dei compiti più difficili è informare i genitori di un minore che il figlio è risultato positivo ai controlli. "Spesso i genitori non sanno che il figlio fa uso di cannabinoidi e cadono dal pero, noi tentiamo di rincuorarli e di dargli qualche consiglio".
Bastano 0,10 grammi per la segnalazione alla prefettura
A un'altra domanda Bisio rivela che in caso di detenzione di piccole quantità la segnalazione alla prefettura per possesso di sostanze stupefacenti scatta "anche con 0,10 grammi, mentre sopra i 5 grammi diventa spaccio soprattutto se la sostanza è suddivisa in dosi".
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Spesso la droga è "imboscata" nei muri dei vicoli
Per ultimo Bisio ribadisce che la zona in cui vengono più usati i cani antidroga è quella del centro storico: "Uno dei posti in cui troviamo più stupefacenti sono i muri", muri e anfratti, non è un segreto, che sono anche i luoghi preferiti dagli spacciatori per "imboscare" la droga da spacciare.
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