"Dai due imputati ex Autostrade per l'Italia Berti e Meliani di Aspi solo voli pindarici, dicono che era tutto perfetto, che i controlli veniva effettuati, così come i corsi per chi doveva effettuarli, noi siamo senza parole...".
In aula i parenti delle vittime
A parlare al fianco della tensostruttura dove si svolge il processo per la tragedia del Morandi è Egle Possetti, portavoce del Comitato Familiari vittime del Morandi, che commenta così le dichiarazioni spontanee dei due imputati dei 58 alla sbarra per la tragedia del 14 agosto 2018 costata la vita a 43 persone. Al fianco di Egle Possetti ci sono anche Marcello Bellasio, ed Emmanuel Diaz, anche loro impietriti davanti alle dichiarazioni dei due imputati.
"Meliani e Berti hanno detto di avere la coscienza perfettamente a posto - rimarca Egle Possetti - sennò non riuscirebbero a guardare in viso i loro figli, come ha detto Meliani, e io di fronte a queste affermazioni sono senza parole".
Possetti: "Autostrade responsabile"
"È chiaro che la società è responsabile. - ha commentato Possetti - Aveva in carico questa infrastruttura nel momento in cui è avvenuto il crollo. Le colpe le stabiliremo qui ma sicuramente qualche colpa di qualcuno ci sarà perché il ponte non è caduto per un evento catastrofico, un meteorite o quant’altro e i nostri cari non hanno deciso di suicidarsi. Ci saranno delle colpe, ci saranno delle responsabilità ma sicuramente quello che è evidente è che qualcosa di sbagliato c’è stato. Tutti stanno dicendo in aula nelle dichiarazioni spontanee che hanno fatto tutto bene. A sto punto cercheremo di capire chi ha sbagliato. Posizioni di vertice come quella di Castellucci, come quella di Berti e come quella di Donferri, anche se non hanno avuto notizia, sono comunque responsabili dell’operato dei loro sottoposti. Ma soprattutto in una posizione di vertice io mi devo accertare che le cose vengano fatte nel modo corretto perché chi ha posizioni di vertice non può avere solo gli onori, deve anche avere gli oneri".
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