Si è costituito nel carcere modello fra i più moderni d'Italia di Bollate, nel Milanese, Giovanni Castellucci, l'ex amministratore delegato di Autostrade per l'Italia dopo la condanna definitiva a sei anni per i 40 passeggeri morti a bordo di un bus uscito di strada sul viadotto autostradale di Acqualonga di Avellino nel 2013
In cella per almeno due anni
L'ex manager della famiglia Benetton dopo la sentenza della Cassazione si è consegnato sabato scorso 12 aprile nel penitenziario dove potrà rimanere a patto che non ci siano esigenze di un trasferimento in un altro istituto da parte degli inquirenti.
Davanti a sé Castellucci ha almeno due anni di carcerazione, poi potrà chiedere di accedere a permessi ma sempre in regime di detenzione.
Il manager potrebbe servire al ristorante InGalera
L'istituto penitenziario di Bollate è all'avanguardia e conta anche su un ristorante interno "InGalera", il primo e unico in Italia realizzato in un carcere, aperto al pubblico sia a mezzogiorno che alla sera in cui lavorano i detenuti seguiti da uno chef e un maître professionisti, dove i reclusi imparano o hanno già imparato la lavorazione dei cibi "e sanno sorprendere i clienti con ricette esclusive e ben fatte", come si legge sul sito del carcere.
I familiari delle vittime di Avellino: finalmente giustizia
Sulla scelta di costituirsi nel carcere più moderno di Castellucci nessun commento dai familiari delle vittime del Morandi che hanno però apprezzato la decisione dei giudici della Cassazione, così come i familiari dei 40 morti di Avellino, che dopo la sentenza definitiva hanno detto, "aspettavamo da tanti anni che fosse fatta giustizia per i nostri cari".
Il guardrail a norma avrebbe evitato tragedia
Ad Avellino Castellucci e gli altri imputati di Autostrade sono stati condannati perché i periti hanno accertato che il bus è precipitato oltre che per le condizioni del veicolo (vecchio e usurato, aveva già percorso un milione di chilometri e non avrebbe nemmeno potuto circolare visto che il documento di revisione era falso) anche perché il guardrail non era ancorato in modo adeguato al viadotto.
In cella anche altri tre imputati ex Aspi
Si sono costituti in galera anche altri tre imputati per la tragedia del Morandi del 2018 condannati in via definitiva avvenuta cinque anni prima ad Avellino: l'ex numero due di Aspi, Paolo Berti, condannato a 5 anni e l'ex direttore generale Riccardo Mollo, che dovrà scontare 6 anni. Il terzo è Michele Renzi, direttore di tronco condannato a 5 anni.
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