MASONE - Centinaia di persone a Masone per la manifestazione parallela al passaggio della Milano-Sanremo per far sentire al governo la voce dei comitati e movimenti spontanei contro la gestione dell'epidemia di peste suina. Presenti escursionisti, bikers, agricoltori, albergatori, ristoratori, titolari di attività commerciali ed economiche, cacciatori, pescatori, aziende zootecniche e della filiera del legno. Prevista inoltre la presenza di 36 sindaci liguri e 78 piemontesi. La richiesta di aiuto si leva dai territori dell'Appennino Ligure e piemontese che dal 7 gennaio fanno i conti con le limitazioni introdotte dai provvedimenti adottati nella gestione della peste suina africana.
"Trascorsi ormai più di 2 mesi dall'adozione dei primi provvedimenti nazionali non è ancora arrivata un'adeguata risposta da parte del governo centrale rispetto ad una situazione sanitaria che non può essere affrontata con mezzi e risorse ordinarie e a discapito dei territori in cui è stata riscontrata"
"Con questa iniziativa di protesta senza voler compromettere lo svolgimento di una storica manifestazione sportiva come la Milano-Sanremo, affermano gli organizzatori, ci auguriamo che a livello nazionale venga compresa l’esigenza di riempire di contenuti il decreto legge in fase di conversione e i provvedimenti di nomina del Commissario straordinario all'emergenza con adeguate risorse economiche e la possibilità di derogare alle normative vigenti che consentono di affrontare efficacemente la situazione in direzione del depopolamento dei cinghiali e dell'eradicazione della malattia" fanno sapere gli organizzatori.
Dopo 2 anni di Covid e alle porte della primavera 2022 e della Pasqua, il protrarsi dell'impossibilità di svolgere le attività di fruizione dell'entroterra comporterebbe secondo la categoria il collasso del tessuto socio- economico attorno al quale si regge la tenuta dell’entroterra.