SAVONA - Sulle autostrade liguri perdura il caos, tra code, cantieri, deviazioni, disagi e ritardi. "Non c'è categoria economica che sia esente dal disastro. Le ripercussioni dei disagi sono ormai incalcolabili per tutto il territorio savonese", tuona il presidente dell'Unione degli Industriali della provincia di Savona Angelo Berlangieri, che più volte ha denunciato una situazione divenuta ormai intollerabile.
"Avevamo inteso che dopo il 20 marzo la fase critica dei lavori sulle autostrade volgesse al termine, con un progressivo miglioramento della percorribilità, e che da metà aprile all’8 maggio fossero completamente libere con una successiva ripresa lavori, prima dello stop estivo, dal lunedì al venerdì", aggiunge. "La realtà è che da una settimana è diventato di fatto impossibile raggiungere Genova, con code medie tra Savona e Arenzano di 11 Km e punte di oltre 25 Km, e che da metà aprile si ridurranno i cantieri, le ultime news pubblicate sui media annunciano che rimarranno dei restringimenti, che significa ancora code".
Berlangieri parla di "danno incalcolabile", provocato "dal perdurare di questa situazione per tutta la nostra economia è assolutamente evidente, come è intollerabile che chi debba pagare il prezzo di anni di colpevole negligenza non siano i responsabili dell’incuria ma tutti quanti noi che abbiamo una sola ‘colpa’ vivere e lavorare in questa provincia".
Basta cashback, serve eliminare i pedaggi, aggiunge: "Siamo giunti ai limiti, anche psicologici, della tolleranza e non è più possibile dover soltanto segnalare ripetutamente i disagi e le difficoltà che tutti giorni viviamo: chiediamo a tutte le istituzioni e i soggetti responsabili, non solo scuse e racconti di quel che sarà ma d’intervenire urgentemente riprogrammando i lavori, in modo che sia possibile muoversi, eliminando su tutta la tratta il costo del pedaggio, evitando la presa in giro del cashback".
"Senza risposte concrete non avremo, nostro malgrado, altra scelta che dover protestare con ogni mezzo, nel rispetto delle norme, con forza e clamore per difendere il nostro diritto sacrosanto a potersi spostare e lavorare", conclude il presidente UISV Angelo Berlangieri.