IMPERIA - La rivolta del carcere di Imperia, sedata solo alle 4,30 di questa mattina, presenterebbe alla base la richiesta dei detenuti di maggiori contatti e di colloqui telefonici. Afferma Michele Lorenzo, segretario regionale Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziari "In una realtà come Imperia, mi sembra strano che per richieste del genere si arrivi a tanto".
La rivolta ha interessato la seconda sezione dove sono stati distrutti estintori, idranti, suppellettili delle celle e dove è stato appiccato il fuoco negli spazi adiacenti alle finestre. "Si tratta di un carcere di terza fascia, un carcere sono presenti detenuti di reati minori" continua Michele Lorenzo.
L'istituto penitenziario presenta celle doppie e triple ed un totale di 76 detenuti su una capienza massima di 54. La causa del sovraffollamento del carcere Imperia e di Sanremo è causata dalla chiusura del carcere di Savona avvenuta nel 2016.
Il carcere risente anche della vicinanza con il confine francese, in quanto il 60% dei detenuti risultano essere stranieri. Inoltre, la maggioranza dei detenuti presenta problemi psichiatrici.
Nella notte, sul posto, sono intervenuti una decina di agenti della penitenziaria di Sanremo e Genova per aiutare, in maniera preventiva, i colleghi di Imperia.