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Cultura e spettacolo

A Terrazza Colombo il primo tavolo che punta a mettere a confronto tutte le realtà culturali della Liguria: presente il governatore Giovanni Toti, che ha tenuto per sé la delega alla cultura e ha esposto i punti su cui lavorare da qui ai prossimi anni
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di Silvia Isola
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GENOVA - Promesse e buoni propositi al primo tavolo della cultura a Terrazza Colombo, dove alcune delle principali realtà di Genova e della Liguria si sono incontrate per raccontare la grande offerta del territorio, ma al tempo stesso riflettere su ciò che si può implementare per presentare al pubblico una Genova vivace, ricca di bellezza, arte, eventi quale è. Un primo tavolo per dare alcuni spunti e mettere a sistema realtà diverse tra loro, ma che vuole diventare un appuntamento fisso mensile per promuovere il dialogo tra i vari enti.

Terrazza Incontra la cultura e i benefici per il turismo in Liguria - LA PUNTATA

Ad aprire il dibattito una lunga intervista al presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, che ha deciso di tenere per sé la delega alla cultura che per sette anni è stata di Ilaria Cavo, oggi deputata a Roma. "Ringrazio la vostra emittente per lo spazio che volete offrire a queste tematiche in quanto la televisione è cultura popolare", commenta l'iniziativa il governatore che spiega il motivo per cui ha voluto tenere per sé questa delega, affascinante, ma comunque impegnativa.

"Secondo me la delega alla cultura è importante, mette insieme tanti mondi. Il 40% dei turisti in Italia cercano eventi culturali, che sia un evento, uno spettacolo teatrale o una mostra. L'Italia è una super potenza culturale e la Liguria custodisce un grande patrimonio"

Patrimonio che dopo due anni di pandemia vuole essere ancor più valorizzato e riscoperto. "Non pretendo che Genova ritorni ad essere come nel Rinascimento un importante signoria, ma quello che come Regione Liguria e Comune di Genova ci siamo proposti è di regionalizzare le grandi istituzioni culturali genovesi. Quello che vorremmo vedere è una prima al Teatro Carlo Felice e diretta da Davide Livermore con una mostra collegata di arti figurative a Palazzo Ducale e una cena di gala subito dopo, mettendo insieme tutta l'offerta culturale per fare di Genova una capitale da questo punto di vista".

Non sarà quindi una delega a tempo quella di Giovanni Toti che concluderà il suo mandato tenendo per sé questo incarico, ma garantisce a tutti quanti la sua presenza costante e la disponibilità a dialogare per realizzare nuovi progetti, anche alle realtà più piccole.

Proprio nei giorni scorsi si è tenuto dal primo incontro del governatore Giovanni Toti e del sindaco Marco Bucci con il neoministro alla cultura Gennaro Sangiuliano che ha ascoltato con grande interesse i progetti già in costruzione in città e nella regione.

"È un momento in cui non manca la capacità di investimento del paese, mancano talvolta le idee o le capacità di spendere bene in maniera efficace e veloce i finanziamenti"

Ma secondo Toti non è il caso della Liguria dato che è ricchissima di iniziative, tanto che "è stato ricordato il valore del Teatro Carlo Felice che in questi ultimi tre anni è cresciuto aprendosi sempre più a collaborazioni internazionali, è stato anche presentato un bozzetto di un progetto pensato con Davide Livermore per il Teatro Nazionale di Genova che verrà finanziato localmente, ma che il ministro ha comunque apprezzato". Una bella offerta teatrale che si abbina con altrettanti progetti come la Casa dei cantautori e la realizzazione della funivia per i Forti.

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Ma l'offerta culturale della Liguria può e deve anche essere orientata ai più giovani, l'estate 2022 lo ha dimostrato con il successo delle notti bianche organizzate da Regione Liguria pensate per tutte le età, ma anche con il fitto calendario di è stato spettacolo o il Jova Beach Party all'ippodromo di Villanova d'Albenga. "La Liguria deve ospitare anche importanti concerti, nonostante ci sia una problema di spazi, ma auspichiamo il prima possibile di rendere lo stadio di Marassi adatto per ospitare anche eventi per la città e concerti. Non saremo mai la riviera romagnola e non vogliamo esserlo, ma dobbiamo puntare sulla qualità degli eventi proposti e sulla ricchezza degli appuntamenti".

 

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