GENOVA - Doppio panel al Teatro Duse con focus sulla "Cultura che crea economia": tanti i temi interessanti toccati dal convegno organizzato dal Teatro Nazionale di Genova, dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Genova e dall'Associazione Avvocati Amministrativisti Liguri, che come scopo aveva quello di riunire personalità e professionisti di primo piano del mondo culturale, industriale, legale, amministrativo, accademico italiano, per fornire al pubblico le informazioni utili, non ancora abbastanza conosciute, per sostenere la cultura con il vantaggio di una fra le più favorevoli defiscalizzazioni europee.
Nella lunga mattinata si sono alternati interventi più tecnici volti proprio ad approfondire tutti i vantaggi in materia di Art Bonus, alla lectio magistralis del presidente della Corte Costituzionale, il professor Giovanni Maria Flick che ha trattato dell'articolo 9 della nostra Costituzione e della sua riforma, la testimonianza di Compagnia di San Paolo attraverso le parole del presidente Francesco Profumo e l'approfondimento del rettore Federico Delfino che ha raccontato l'importanza della formazione.
"Con la cultura si mangia, ormai possiamo dirlo, e se ne nutrono tutti: dalle aziende che investono nel settore, a tutti coloro che ci lavorano, ai benefici per il turismo e l'economia del territorio, fino all'anima di tutta la comunità"
Cultura, approvato progetto definitivo da 1,5 milioni per il Teatro Nazionale - IL PROGETTO
A dirlo è il direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore che a Primocanale ha spiegato quanto sia importante sostenere la cultura che ha un impatto economico forte, capace di restituire ogni investimento anche 10 volte tanto il suo valore e il dato è proprio quello che arriva da Compagnia di San Paolo. E Genova ha una storia e una tradizione che la porta come esempio nel mondo di come il mecenatismo possa creare cultura, arte, bellezza e possa avere anche un grande ritorno: basti pensare al Seicento, con le potenti famiglie nobiliari genovesi che tanto investirono in commissioni di dipinti, statue, affreschi per le loro splendide residenze. E oggi quei palazzi sono patrimonio dell'Unesco, quei quadri firmati da Rubens e Van Dyck hanno un valore inestimabile. Ebbene, i tempi sono cambiati, ma custodire il passato, investire nel presente e trovare lì gli strumenti per costruire il futuro è la sfida che si chiede alle aziende.
"Investire nella cultura ripaga sempre e conviene, perché esistono detrazioni fiscali che arrivano fino al 65%"
Una cultura che ha bisogno di investitori, che crea economia "ma che non deve esserne schiava", è il monito del professor Flick. La cultura deve essere libera e non avere vincoli, soltanto così si presentano contenuti di valore che poi possono arricchire le persone, i giovani, il territorio. Il direttore del Teatro Nazionale di Genova ha ribadito alla politica l'importanza di poter presentare delle idee da realizzare insieme, mettendo insieme da una parte i conti, dall'altra una visione capace di creare comunità attorno al teatro.
La lezione sembra essere stata appresa da diverse aziende, una di queste è Iren che investe un milione e 800 euro all'anno in questo comparto soltanto a Genova, ma di "mecenati c'è sempre bisogno": soltanto un mecenate 2.0 può garantire "l'ingresso a teatro gratuito per migliaia di giovani delle scuole e universitari". Ma poi anche Rina è presente sul territorio e vuole sostenere, oltre che la città, anche i talenti della città e la capacità, anche culturale. Anche perché soltanto giocando in squadra si possono realizzare grandi progetti. Al panel pomeridiano, in dialogo con Davide Livermore, hanno preso parte il primo cittadino Marco Bucci e il governatore Giovanni Toti, entrambi hanno tenuto per sé la delega alla cultura. E per Genova e la Liguria hanno voluto creare una rete di realtà culturali in modo tale da consentire una programmazione di eventi e di finanziamenti che sia fatta in sinergia.
Terrazza incontra la cultura e il turismo - Genova nel panorama nazionale - RIVEDI LA PUNTATA
Silvia Isola