GENOVA - 3 minuti per spiegare al pubblico in maniera accattivante un argomento di carattere scientifico, 3 minuti per trasmettere la propria passione, 3 minuti per convincere la 'severissima' giuria di FameLab Genova: appuntamento al teatro La Claque alle 20:30 per una serata davvero singolare. Torna, infatti, il talent show che porta sul palco la scienza e i suoi giovani ricercatori. Il format internazionale coinvolge più di 30 paesi e in Italia fa tappa in 12 città, tra cui Genova. Lunga giornata per i concorrenti che, dopo aver passato la preselezione in via Balbi 5 all'Università di Genova, avranno l'occasione di esibirsi dal vivo davanti ad una platea di appassionati e non solo per la finale. I vincitori parteciperanno all'edizione nazionale di FameLab Italia e avranno una chance in più per rappresentare la ricerca italiana anche all'estero, nell'ambita finalissima della competizione internazionale.
"Siamo abituati a una società che viaggia per immagini. Vogliamo con questi 3 minuti dare invece importanza alle parole ed è per questo che i concorrenti non potranno avvalersi dell'ausilio delle slides"
Spiega il coordinatore di questa edizione di FameLab Genova, Alessio Caminata, che a Primocanale racconta perché sia così importante questo evento che in città mette insieme il coordinaento dell'INFN Genova, con l'Università degli Studi di Genova, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l'Associazione Festival della Scienza, l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), l'Associazione Dottorandi e Dottori di ricerca Italiani di Genova (ADI), l'Unione Matematica Italiana e l'Associazione didattica museale. Una bella occasione per trascorrere una serata all'insegna dello scoprire diverse curiosità sui temi tra i più disparati, a scelta dei candidati, ma con leggerezza e divertimento.
"L'ingresso è libero, quindi vi aspettiamo a teatro. Ci sarà una giuria, sarà composta da ricercatori dei vari enti e quindi andrà ad abbracciare non soltanto la parte scientifica ma anche la parte umanistica che è una novità di quest'anno. I vincitori andranno poi alla sezione nazionale che è in programma a settembre in concomitanza con la Notte europea dei ricercatori"
E soltanto i migliori possono ambire ad andare a marzo 2024 in Inghilterra dove si scontreranno tutte le nazioni. L'obbiettivo di questo evento è stimolare nella comunità scientifica, tra chi fa ricerca, chi insegna, chi studia, anche la capacità di divulgazione. In un mondo sempre più tecnologico, dove siamo bombardati continuamente da nozioni alla portata di un click, proliferano sempre più anche fake news e - di conseguenza - diffidenza nei confronti della scienza. Ecco perché oggi comunicare in maniera chiara e corretta i progetti che si stanno portando avanti o le nuove scoperte è sempre più importante.
"La nostra società viaggia a ritmi frenetici in cui le novità si susseguono di mese in mese ed è importante che ci siano persone formate da un punto di vista scientifico in grado di comunicarle: devono essere disponibili a tutti e non soltanto concetti autoreferenziali per il mondo accademico. E quindi via via questo tipo di attività verranno sempre più incrementate sia dalle università sia dagli enti di ricerca"