GENOVA - Approda anche a Genova "Cara Casa Festival", il primo Festival itinerante dedicato alle forme dell’abitare contemporaneo, che vuole essere l’occasione per riflettere sulle condizioni di vita negli spazi urbani, sulle loro evoluzioni e cambiamenti. Vincitore dell’avviso pubblico “Festival Architettura - II edizione” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, propone iniziative che in questi giorni hanno luogo contemporaneamente a Milano, Bologna, Venezia e Genova, coinvolgendo attori e pubblici diversi e proponendo un’offerta differenziata in contenuti e iniziative. L'appuntamento è dal 22 al 30 aprile e la tappa di Genova è organizzata da Fondazione degli Architetti di Genova e Università di Genova, Dipartimento Architettura e Design.
Convegni, laboratori, mostre e performance teatrali, a ingresso libero e gratuito, che avranno luogo a Palazzo Ducale a Genova. Tra le attrattive principali nel Cortile Maggiore del Palazzo, un modello in scala 1:1 di un appartamento, modulo tipo dell’edificio diga di Begato. Il focus, infatti, voluto dagli organizzatori è quello su qualità di abitare, ruolo della progettazione e la transizione tra passato e futuro nella rigenerazione urbana che sta interessando proprio la città di Genova. Ad illustrare la manifestazione a Primocanale è Massimiliano Giberti professore associato dell'Università di Genova del dipartimento Architettura e Design.
"L'idea alla base è quella di divulgare non soltanto agli addetti ai lavori ma anche alle persone cosa significhi fare architettura: abbiamo allestito uno dei più 500 appartamenti della diga di Begato, un luogo visitabile e con cui si può interagire e diventerà il set di una serie di performance teatrali che sono a cura dell'associazione Sarabanda"
Lo spettacolo, dal titolo "DIGApartment", è a cura di Boris Vecchio e Susanna Gozzetti ed è in programma il 29 e 30 aprile alle 15, 15.30, 16.00 e 16.30 e porta "in scena" una coppia all’interno di un appartamento dove non c’è sviluppo nel tempo, poiché non sembra esistere possibilità di cambiamento. Uno spaccato di vita, di sguardi, di azioni, di attese, di lotta. Una coppia nel silenzio della loro quotidianità. A fare da corredo a questa esperienza anche alcuni oggetti degli abitanti della Diga che raccontano attraverso una app i loro ricordi di una architettura che è in trasformazione.
Tra le iniziative anche quella delle visite guidate, un fiore all'occhiello degli appuntamenti organizzati dagli architetti che sveleranno alcune storie di Genova come quelle del Biscione e delle Lavatrici, ma anche quelle di alcuni quartieri della città come Prà, Mura degli Angeli, Quezzi e Sturla.
I workshop
All’interno del modello, il 26 e 27 aprile alle 10 e il 29 aprile alle 10.30, saranno ospitate attività didattiche per adulti e ragazzi. I workshop, con il tutoraggio di architetti, affronteranno, sempre a scala reale e dal vivo, il tema dell’organizzazione e dell’arredo degli spazi, provando ad allestire assieme i diversi ambienti – soggiorno, cucina, camere da letto - nelle stringenti dimensioni minime del modulo tipo. Saranno a disposizione, in diverse sessioni, mobili di cartone, leggeri e facili da movimentare, con cui ci si potrà cimentare in modo immediato dall’ideazione alla realizzazione.
Gli incontri
Nel Salone del Maggior Consiglio, giovedì 27 aprile alle 16.30 con la tavola rotonda “Edilizia Sociale vs nuove forme di abitare condiviso. L’Esperienza di Vienna e Bordeaux” si tratterà il tema delle abitazioni progettate per le fasce sociali fragili. Si esploreranno iniziative emergenti, che nascono dal basso per compensare criteri di assegnazione ormai inadeguati: dal cohousing, al cooperativismo, fino ai collettivi di autocostruzione. Venerdì 28 aprile, sempre alle 16.30, l’incontro “I nuovi modi dell’abitare, esperienze a confronto” inviterà amministratori, sviluppatori immobiliari e progettisti per contestualizzare il processo di trasformazione del patrimonio residenziale in Italia, a partire dall’esperienza genovese.
La ricostruzione è sia il pretesto per rivivere una parte di storia urbana cancellata parzialmente dalla demolizione, sia l’occasione per raccontare l’esperienza di un mega edificio residenziale dalla sua nascita, intrecciando dati scientifici, analisi compositive e tecnologiche alle narrazioni dirette degli ex abitanti. Sempre il 28 aprile, alle 12, la presentazione del libro “I demoni della demolizione” restituirà il percorso di progettazione partecipata e di accompagnamento sociale per la rigenerazione urbana del quartiere Diamante a Begato.
Mostre e spettacoli
Sulle pareti esterne del modello sarà esposta una sequenza di pannelli illustrativi di studio e analisi interpretativa delle realtà abitative dell’edilizia popolare genovese. La ricerca - mostra Hous[in_Ge] vuole infatti mappare il patrimonio residenziale a Genova. Esplorerà il fenomeno dell’housing attraverso una serie di filtri partendo da una lettura morfologica e quantitativa: valore immobiliare, flusso di compravendite e affitti, consistenza del patrimonio di edilizia sociale, offerta di alloggi per studenti.
All’interno del modello, ascoltando le videointerviste “La memoria degli oggetti”, la visita all’unità abitativa ricostruita diventerà anche un’esplorazione nella memoria degli abitanti della Diga. A loro è stato chiesto un oggetto “in prestito”, rappresentativo della vita passata a Begato, che è stato collocato nell’appartamento ricostruito e dotato di codice QR che consentirà di visualizzare la videointervista a esso collegata, ovvero una personale rielaborazione della perdita a seguito dell’allontanamento e della demolizione della propria casa
Nell’Atrio di Palazzo Ducale, vicino alle biglietterie, sarà allestita la mostra “La Diga: quante storie…” con fotografie di Claudio Derchi e Paolo Catalano, un’inedita cronaca della demolizione a cura del Cral AMT.
Sempre il modello farà da sfondo a DIGApartment, la performance con Boris Vecchio e Susanna Gozzetti in programma il 29 e 30 aprile alle 15, 15.30, 16.00 e 16.30. Una coppia all’interno di un appartamento dove non c’è sviluppo nel tempo, poiché non sembra esistere possibilità di cambiamento. Uno spaccato di vita, di sguardi, di azioni, di attese, di lotta. Una coppia nel silenzio della loro quotidianità. Produzione a cura dell’Associazione Sarabanda I.S. di Genovapresenta.
Walking lectures
Contemporaneamente alle attività svolte al Ducale, il 22 e il 29 aprile, i cittadini potranno essere coinvolti nella “walking lectures”, nei quartieri popolari di Prà, Mura degli Angeli, Quezzi e Sturla, tour guidati che accompagnano gruppi di cittadini e appassionati alla scoperta dell’architettura di edilizia popolare realizzata a Genova tra gli anni Cinquanta e Ottanta. Prenotazione obbligatoria.
Programma disponibile al seguente LINK