GENOVA - I finalisti del Premio Strega nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale hanno segnato l'avvio degli eventi per Genova capitale italiana del libro. Proprio da Palazzo Ducale è partita la proposta, in sinergia con la città, per candidare Genova come capitale del libro 2023 e il progetto, dal titolo "A Pagine spiegate", ha convinto il Ministero della cultura. Il passaggio di consegne c'è stato al Salone del libro di Torino, tra Ivrea e Genova, anche se già alcuni eventi letterari e non solo si sono tenuti in città. Dalla Fiera del Libro in piazza Matteotti alle mostre di Palazzo Ducale ricche di pagine "da ammirare", Genova ha già avuto un piccolo assaggio delle tante iniziative promesse anche dallo stesso primo cittadino, Marco Bucci.
Con questo appuntamento, i lettori e gli appassionati hanno potuto incontrare i candidati del Premio Strega, premio letterario dedicato agli scrittori tra i più prestigiosi e importanti in Italia. Presenti all'incontro quasi tutti dei 12 autori selezionati: Maria Grazia Calandrone, Andrea Canobbio, Gian Marco Griffi, Vincenzo Latronico, Romana Petri, Igiaba Scego, Maddalena Vaglio, Carmen Verde, oltre a Loretta Santini di Elliot editore che ha presentato Come d’aria di Ada D’Adamo. Rosella Postorino e Silvia Ballestra si sono collegate in video. Il dodicesimo autore, Andrea Tarabbia, non ha potuto essere presente all’appuntamento.
"Avere nella nostra città gli autori finalisti del Premio Strega è motivo di orgoglio e segna l'inizio di un anno ricco di eventi che vedranno Genova protagonista", ha commentato il sindaco Marco Bucci. E si è parlato anche di prolungare l'orario di apertura delle biblioteche, specialmente la Berio, punto di riferimento per tanti studenti genovesi.
Adesso non rimane che aspettare da parte dell'amministrazione un impegno concreto nei confronti di un altro tesoro che una capitale italiana del libro non può permettersi di perdere, quello della collezione di 4 mila volumi di Giuseppe Marcenaro che da anni cerca una casa e che lo stesso sottosegretario alla cultura, Vittorio Sgarbi, ha più volte sottolineato quanto sia un tesoro del Novecento dal valore inestimabile, oggi racchiuso in scatoloni.
La Capitale del libro che abbandona un tesoro di pagine del Novecento - IL COMMENTO