Cultura e spettacolo

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di R. O.

GENOVA - È stato presentato questa mattina nella Sala del Capitano di Palazzo San Giorgio il volume "Imprese per mare. Un portafoglio storico di titoli di credito navale" di Cristina Rossello, frutto di un lavoro di ricerca e archiviazione sul patrimonio di titoli azionari e obbligazioni emessi tra ‘800 e ‘900 dalle società che operavano nel campo navale, dalle costruzioni all’import-export fino ai servizi, delinea una storia dettagliata dell’economia del nostro territorio, delle sue eccellenze e dello sviluppo imprenditoriale della Liguria, così profondamente collegata, allora come oggi, con la realtà portuale, la blue economy e la logistica.

Questi attestati finanziari, oltre a rappresentare valori sociali ed economici relativi al Paese e al periodo storico della loro emissione, documentano anche lo sviluppo delle società e delle imprese di cui furono strumento. Tra le varie testimonianze documentali, il certificato azionario o obbligazionario è forse il documento a tutt'oggi meno studiato: per questo motivo può essere definito come una fonte inedita, non solo a livello di storia economica, ma anche per individuare modelli, punti di riferimento e immaginario culturale della società che cambia.

"La storia dell’economia navale è la storia di Genova e della Liguria – spiega il presidente e assessore alla Cultura della Regione Liguria Giovanni Toti –, la storia di una terra che ha nel suo porto, nei traffici e nei collegamenti, da sempre, lo snodo principale del suo sviluppo e della sua ricchezza. Consapevoli di questa eredità, continuiamo a lavorare per far crescere Genova e il suo porto, puntando come è naturale fare su blue economy, logistica, nautica. L’evento di oggi è un ulteriore segnale di una città, in questo momento, particolarmente vivace, da ogni punto di vista. La nomina di Genova a Capitale Italiana del Libro 2023 fornisce un’ulteriore opportunità di crescita alla nostra cultura, ai nostri teatri e alla Fondazione Palazzo Ducale, ma è anche un potente traino per una realtà dalla vita culturale sempre più ricca, che si sta affermando sempre di più come città d’arte ed è visitata da moltissimi turisti".

"La storia delle imprese è parte integrante delle vicende legate all'economia di un Paese nel suo sviluppo diacronico – spiega l’autrice Cristina Rossello - La percezione dei flussi monetari e del sistema di valori connesso alla formazione dei capitali d’impresa, la valutazione della loro forza e durata sul teatro delle contrattazioni economiche, insieme con l’individuazione dei principali soggetti agenti su quello stesso palcoscenico, rappresentano elementi fondamentali per lo studio e la comprensione di un’epoca. In questa giornata dedicata alla cultura, all’arte, alle imprese con commercio legato al mare un portafoglio storico di titoli azionari storici, di imprese legate al comparto navale, focalizza l’attenzione su una categoria di documenti tutti da scoprire. I titoli azionari, infatti, sono al centro dell’interesse di selezionatissimi collezionisti mondiali di scripofilia, ma anche oggetto di studio nel mondo selezionato degli storici del capitalismo familiare mondiale. Ne derivano storie delle dinastie, racconti di grandi fortune e di terribili calamità, di intrighi e vendette, di disastri e drammi che hanno offerto spunti anche a narrative e romanzi. Un tema nuovo e avvincente che attrae e fa pensare come la storia consenta veramente di gettare un ponte fra passato e futuro e consenta anche di essere visionari. Non è un caso che parta oggi con questa giornata un itinerario così preciso e ben programmato: sarà infatti Genova la Capitale Italiana del Libro 2023. La proclamazione, avvenuta ieri presso la sede del Ministero della Cultura, ha una precisa motivazione: “per l'ampiezza e l'organicità della sua proposta culturale”. Ne siamo testimoni oggi con gioia".

"Sono particolarmente onorato di ospitare nella sede storica dell’Autorità di Sistema Portuale la presentazione di questo libro testimonianza trasversale di imprenditorialità, industria, evoluzione dei trasporti marittimi e nel contempo delle tecniche grafiche e di stampa - spiega Paolo Piacenza, segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale - Ringrazio Cristina Rossello per aver portato alla luce un patrimonio documentale e storico di grande valore sociale, culturale ed artistico. La collezione di certificati azionari e obbligazionari di fine Ottocento e inizio Novecento, emessi anche a Genova e contenuti nell’opera rappresentano una modalità illustrativa nuova per studiare la cultura e il mondo imprenditoriale dell’epoca. Anche Palazzo San Giorgio, scelto per questa presentazione, custodisce un Archivio Storico importante che racconta le trasformazioni del nostro porto proprio nel periodo storico a cui appartengono i titoli di credito navale contenuti nel volume di Cristina Rossello. Il lavoro di conservazione e valorizzazione dei documenti d’archivio è uno dei tasselli irrinunciabili per la tutela del nostro patrimonio culturale. E non si tratta soltanto dell’obbligo di ottemperare alle norme contenute nel Codice dei beni culturali ma di conservare, custodire e valorizzare la lezione di chi ci ha preceduto".

"La nostra città ha fatto scuola nei secoli passati su tutto quanto riguarda l’economia marittima - dice l’assessore comunale al Porto Francesco Maresca – questo volume rappresenta una testimonianza concreta di quanto Genova e i genovesi abbiano svolto un ruolo di primissimo piano nell’introdurre moderni e rivoluzionari strumenti per gli scambi commerciali. Su questo passato si fonda ancora oggi uno storico know-how arrivato fino ai giorni nostri, che spazia in tutti gli ambiti dell’economia del mare".

"La fotografia di Genova nei secoli restituisce l'immagine e la storia di una città pioniera di forme di imprenditoria sempre nuove e aperte ai cambiamenti epocali – spiega l’assessore comunale allo Sviluppo economico e al Lavoro Mario Mascia – l’opera di Cristina Rossello ha il grande pregio di aver portato alla luce uno spaccato del glorioso passato imprenditoriale della città, che è oggi più che mai attuale: Genova, nel solco della sua tradizione di avanguardia, sa essere anticipatrice delle sfide, candidandosi a essere a livello internazionale ed europeo non solo un porto di merci e di persone ma anche una porta di dati, coi nuovi collegamenti intercontinentali dei cavi sottomarini e i futuri data center, col loro indotto anche occupazionale nel campo della Communication ed Information Technology".