GENOVA - I tesori dell'ateneo raccontati in un volume e mostrati al pubblico: così Unige ha celebrato la prima giornata nazionale delle università. L'iniziativa promossa dalla CRUI, la Conferenza dei rettori delle università italiane, con il patrocinio del Ministero dell’università e della ricerca, si proponeva in questa prima edizione di valorizzare la bellezza – artistica, architettonica, scientifica e culturale – racchiusa nelle sedi universitarie italiane. In 78 atenei hanno aderito a questo primo momento di condivisione del patrimonio, che per l'Università di Genova non rappresenta però una novità. Grazie ai Rolli Days, infatti, gli studenti del corso di Beni culturali ogni anno raccontano i palazzi di Via Balbi ai tantissimi visitatori che approfittano delle tre edizioni per andare a scoprire i tesori racchiusi al loro interno. E così è stato anche oggi, dove in tanti per la prima volta hanno avuto l'occasione di guardare con occhi diversi i soffitti affrescati delle aule, le biblioteche, le caratteristiche architettoniche dei due dipartimenti di scienze umanistiche e giurisprudenza.
La giornata è iniziata con i saluti istituzionali, dalla lettera del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al videosaluto della Ministra dell'università e della ricerca Anna Maria Bernini. Ad aprire la mattinata è stato il rettore Federico Delfino che ha spiegato come "istituire una giornata nazionale in onore delle università sia un modo per sottolineare la loro rilevanza sociale".
"Per la loro missione nella formazione, nella ricerca e nella divulgazione, le università sono centri di conoscenza e propulsori di innovazione. Allo stesso tempo, sono testimonianza di una lunga tradizione del sapere e custodi di inestimabili ricchezze culturali e artistiche"
Presente anche la coordinatrice politiche culturali di Regione Liguria Jessica Nicolini che ha aggiunto: "Questo progetto va ben oltre la valorizzazione del patrimonio architettonico, rappresenta un ponte tra le Istituzioni accademiche e la comunità locale, promuovendo un legame più stretto tra Università e territorio. Regione Liguria da sempre è al fianco di iniziative come questa per rendere i luoghi istituzionali aperti e accessibili. Offrire ai cittadini la possibilità di esplorare questi tesori nascosti riteniamo possa stimolare l’interesse per il sapere e l’apprendimento e avere un significativo impatto sulla promozione dell’istruzione, incoraggiando la partecipazione attiva alla vita culturale della nostra città".
E la grande partecipazione, in un giorno feriale come questo, ha evidenziato ancora una volta come sia forte il desiderio dei genovesi - e non solo - di scoprire questi luoghi vissuti quotidianamente da professori e studenti, ma spesso poco noti al resto della popolazione. "Non è una promessa che possiamo fare, anche se l'intento è quello di rendere sempre più aperti questi spazi", ha commentato Giacomo Montanari, docente Unige di storia dell'arte moderna e autore del volume "Tesori d'Arte dell'Ateneo di Genova", edito dalla GUP – Genoa University Press e disponibile anche in open access. A confermare la volontà di realizzare ulteriori aperture con visite guidate gratuite è anche Eliana Ruffoni, portavoce del rettore, dato che i posti disponibili "sono andati esauriti in pochissimo tempo e molte persone hanno provato a venire lo stesso e quando si può le abbiamo accontentate".
Spazi che comunque sono destinati alla didattica, dove i fortunati iscritti a lettere, beni culturali, storia, filosofia, giurisprudenza possono studiare circondati dalla bellezza. E che sono "sempre aperti" di fatto, ha sottolineato il professor Montanari, ricordando come "lezioni, biblioteche e aule sono aperte al pubblico e non solo agli studenti".
Intanto il patrimonio restaurato sarà nuovamente visitabile nel corso della prossima edizione dei Rolli Days, in programma dal 17 al 19 maggio.