Riaprire il laboratorio di restauro di Regione Liguria, sostenere la digitalizzazione, valorizzare l'entroterra e attuare politiche di divulgazione o visite gratuite a chi non può accedere al mondo della cultura: sono queste le proposte lanciate dal Museo Diocesano al prossimo assessore regionale alla cultura di Regione Liguria, nel corso della puntata di "Viaggio in Liguria".
La digitalizzazione del patrimonio culturale
Tra i tanti temi urgenti per il mondo della cultura, ligure ma anche nazionale, c'è la digitalizzazione del patrimonio. "Siamo molto in ritardo", ammette dal suo punto di vista Paola Martini, direttrice del Museo Diocesano, che ricorda l'importanza della digitalizzazione per catalogare e valorizzare i beni culturali di cui è disseminata la Liguria. "Questo potrebbe essere di supporto anche alla conservazione di questi simboli di cui la Liguria è ricca, non solo sulla costa, ma soprattutto nell'entroterra".
Il laboratorio di restauro regionale
"Al nuovo assessore io proporrei di riaprire il laboratorio di restauro della Regione Liguria, ad esempio, che faceva un lavoro egregio per quelle realtà che non avevano il sostegno o le risorse per far restaurare non solo gli oggetti nelle chiese, ma anche nei palazzi o nei musei"
Si tratta di un organo che negli anni ha portato avanti diverse iniziative di restauro finanziate proprio dalla Regione delle più svariate opere d'arte. Tra le ultime a beneficiarne, nel 2018, c'è stato "San Francesco con Angeli riceve le stimmate", dipinto devozionale. Nel 2023, Regione Liguria ha approvato il contributo da 30 mila euro destinato al restauro dell'opera "la Circoncisione di Gesù", realizzata da Pietro Paolo Rubens nel 1605 per l’altare maggiore della Chiesa del Gesù in piazza Matteotti a Genova, ma un organo istituzionale con portafoglio che possa coadiuvare gli enti del territorio nella tutela del patrimonio diventa essenziale.
Divulgazione e visite gratuite
Si vuole anche puntare sulla divulgazione: nel suo piccolo il Museo Diocesano con la Fondazione San Lorenzo ha attuato una serie di politiche di apertura per chi non ha la possibilità di accedere alla cultura con biglietti d'ingresso gratuiti, ma anche laboratori educativi o visite guidate dedicate ai giovani.
"Crediamo che sia fondamentale che i bambini, ma anche gli adulti, anche se non possono permetterselo, entrino in un museo. Solo se lo conoscono, poi avranno voglia di conservarlo"