GENOVA - 15 metri d'altezza, imponente e restaurato, così il Monumento Fieschi 'fatto a pezzi' è stato ricomposto e riallestito all'interno del Museo Diocesano di Genova. Un evento atteso, specialmente dopo che le telecamere di Primocanale Production con Mario Paternostro erano andate a 'sbirciare' quest'opera che rappresenta una delle principali 'restituzioni' alla città nell'anno che il Comune di Genova ha deciso di dedicare al Medioevo. Dopo la presentazione alle ore 16 in anteprima per la stampa, che Primocanale trasmetterà in diretta tv e streaming, e l'inaugurazione alla presenza delle istituzioni, il pubblico potrà ammirare dal vivo questo gioiello. Si tratta dello splendido monumento funebre di Luca Fieschi, genovese del 1270, nipote di papa Adriano V e pronipote di papa Innocenzo IV. Creato cardinale a soli trent’anni da Bonifacio VIII con il titolo di Santa Maria in via Lata, morì nel 1336 a Avignone. Il corpo fu riportato a Genova e sepolto nella cattedrale di San Lorenzo. Un monumento funebre imponente, fatto letteralmente a pezzi, oltre cento, e oggi ricomposto in tutta la sua eccezionale dimensione.
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Una sorta di puzzle riallestito dall’architetto Giovanni Tortelli che ha curato l'intera ricomposizione. Una parte dei frammenti era esposta già da lungo tempo nel museo, dato che alcuni sono rimasti in cattedrale e i più piccoli ritrovati durante di restauri di fine Ottocento. Vennero prima portati al museo di Sant’Agostino e nel 1992 al Diocesano. I frammenti più importanti furono esposti mentre i più minuti erano chiusi in un deposito. Adesso i visitatori potranno ammirare il monumento così come era stato pensato. A spiegare la valenza di questo intervento sarà il professore di storia medioevale dell'Università di Genova Clario Di Fabio, assieme a Paola Martini, conservatore del Museo Diocesano. Non mancherà anche Antonio Musarra, curatore del progetto Ianua, l'evento clou di Genova nel Medioevo, direttamente dall'università della Sapienza di Roma, che illustrerà le prossime iniziative in programma.
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Intanto Primocanale ha realizzato una serie di approfondimenti che a partire dal 15 aprile andranno in onda in tv e on demand sul sito primocanale.it, per conoscere meglio la storia del Medioevo di Genova, la vita in quei secoli che per la città furono tutt'altro che bui, le logge e le torri che ancora oggi vegliano sul nostro Centro Storico. Argomenti che - come hanno dimostrato il tutto esaurito al convegno "L'Impero di Genova" a Palazzo Ducale con lo storico Alessandro Barbero, ma anche ai primi cicli di incontri - destano grande interesse nei genovesi.
IL COMMENTO
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