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Cultura e spettacolo

La famosa rivista di geopolitica propone tre giorni di incontri e dibattiti
2 minuti e 11 secondi di lettura
di Dario Vassallo
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Tre giorni di incontri dedicati ai temi salienti dell’attualità geopolitica con esperti italiani e stranieri che cercheranno di approfondire un tema più che mai attuale dal momento che è in corso una rivoluzione su scala mondiale innescata dal ritorno di Donald Trump e dalla ritrosia, oltre che dalla difficoltà, dell’America a fungere da soggetto ordinatore del contesto internazionale. Non a caso si intitola 'L'ordine del caos' il tradizionale appuntamento con il Festival di Limes, giunto alla dodicesima edizione, che Palazzo Ducale ospita fino a domenica prossima.

Caracciolo: "La questione centrale è quella dell'intelligenza artificiale"

I fronti di guerra che si moltiplicano nel mondo – ultima, in ordine di tempo, la dissoluzione del regime siriano – sono il sintomo più evidente di un mondo in tumultuosa e violenta trasformazione: “Un certo tipo di ordine – afferma Lucio Caracciolo, giornalista e fondatore della rivista Limes - si potrà forse determinare nel futuro prossimo attraverso un compromesso fra le grandi potenze e quindi soprattutto fra Cina, Stati Uniti e Russia. Le basi di questo compromesso ancora non le conosciamo ma la questione centrale è oggi quella della tecnologia, cioè il fatto che soprattutto americani e cinesi ma anche russi e se pure in maniera molto minore altri paesi oggi hanno come punto di riferimento del potere il controllo dell'intelligenza artificiale. Che cosa hanno in comune costoro che competono per l'intelligenza artificiale? La volontà di essere padroni dello strumento e non schiavi. Nel senso che quando si dovesse profilare il rischio, che alcuni paventano abbastanza concreto, che questo strumento possa finire per dominare l'uomo, a quel punto saremo inevitabilmente costretti a trovare un compromesso, magari anche tra uomini che non si amano”.

Ottocento studenti al primo dibattito

Il Festival di Limes che si è aperto nel Salone del Maggior Consiglio con un dibattito cui hanno partecipato – in presenza e attraverso una diretta streaming – circa ottocento studenti delle scuole superiori porta a Genova come ogni anno analisti e personalità italiane e straniere che si confronteranno sui grandi temi del momento: le divisioni interne dell’America e l’impatto del fenomeno Musk sulla “costituzione materiale” del paese, l’incipiente crisi della Germania, il confronto Usa-Cina che entra ora in una nuova fase, stato e prospettive della guerra in Ucraina, la situazione mediorientale e altro ancora, con un occhio particolare alla posizione e alle opzioni dell’Italia. Importante è anche l’ausilio delle carte di Limes che animeranno la mostra “107(mila)” organizzata da Laura Canali in Sala Liguria e aperta ad ingresso libero dalle 10 alle 19.

 

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