E' stato uno dei pittori più influenti del XVII secolo, un maestro di raffinatezza ed eleganza, come nessun altro in grado di bilanciare l’aristocratico con l’informale. Il genio di Antoon Van Dyck torna a Genova, città dove arrivò appena ventiduenne raggiungendo qui la piena maturità espressiva, ventinove anni dopo l'ultima grande mostra che gli è stata dedicata. Ad ospitare 'Van Dyck l'europeo. Il viaggio di un genio da Anversa a Genova e Londra' sarà ancora l'appartamento del Doge di Palazzo Ducale in una grande esposizione che si terrà l'anno prossimo, dal 20 marzo al 19 luglio.
Verranno esposti una quarantina di dipinti
“Genova nel Seicento – sottolinea il presidente di Palazzo Ducale Beppe Costa – è stata non soltanto una potenza economico-finanziaria internazionale ma anche una “piazza” culturale dove si incrociarono i più grandi pittori dell’epoca. Il Ducale era il centro nevralgico di questo splendore e risulta dunque naturale ospitare oggi questa straordinaria mostra che celebra il talento di uno degli artisti che più segnarono quell’epoca”. Prodotta in collaborazione con il Comune e curata da Anna Orlando e Katlijne Van der Stighelen, vedrà esposti una quarantina di dipinti di Van Dyck insieme ad alcuni suoi disegni provenienti dai più importanti musei europei e italiani e da prestigiose fondazioni e collezioni internazionali. E avranno un ruolo rilevante anche le collezioni civiche genovesi sia con una selezione di capolavori messi a confronto con le opere europee, sia con un percorso di valorizzazione degli altri dipinti del pittore fiammingo e dei suoi contemporanei nordici che restano nelle sale di Palazzo Rosso e Palazzo Bianco.
Previste diverse mostre ed eventi collaterali
“Presentare Van Dyck non solo ai genovesi ma al grande pubblico nazionale e internazionale – afferma Anna Orlando - significa far conoscere meglio un vero maestro della pittura europea. Genova è al centro di questo progetto non solo come sede della mostra ma anche perché nella nostra città questo artista geniale ha forgiato la sua arte in modo tale da portarlo ai massimi vertici del successo. Accanto al lavoro di un team internazionale che contribuisce allo spessore scientifico del progetto, è stata mia premura attivare quel meccanismo di partecipazione corale della città che vedrà diverse mostre collaterali e molti eventi per un network che, secondo il modello di successo sperimentato con Rubens nel 2022, renderà i mesi della primavera/estate 2026 un palcoscenico di arte meravigliosa per tutti”.
Un maestro della pittura europea
La mostra si svilupperà attraverso sezioni seguendo il filo di una narrazione volta a raccontare la crescita e lo sviluppo dell’arte di Van Dyck non in sequenza strettamente cronologica ma per temi mettendo in diretto raffronto opere dei diversi periodi: dal quello formativo di Anversa (1609-1620) alla definizione della sua poetica e del suo stile in Italia e a Genova (1621-1627) e dal nuovo registro espressivo necessario per sintonizzarsi con la committenza ad Anversa (1627-1632), fino alla vera e propria metamorfosi quando giunge a Londra (1632-1641). L’obiettivo è presentare il pittore fiammingo al grande pubblico non solo come un artista di straordinaria qualità ma anche come un genio della pittura europea di tutti i tempi, capace di adattarsi e sintonizzarsi ai diversi contesti in cui si trovò ad operare.