L'entusiasmo di un 62-enne che si approccia alla nuova missione con lo spirito francescano.
Padre Marco Tasca nella prima intervista da vescovo di Genova realizzata da vaticanews.va il portale della stampa ufficiale della Città del Vaticano parla così di una nomina arrivata dal Nunzio appena una settimana fa mentre progettava una missione in America Latina e dopo aver ricoperto per dodici anni l'incarico di ministro generale dell'ordine dei frati.
“Lunedì quando mi ha chiamato il Nunzio – ha raccontato nell’intervista - sentivo dentro di me un certo subbuglio ma poi mi sono detto che se questo era quello che mi era stato chiesto di fare, dovevo semplicemente accettare. E quindi cerco di affrontare quello che sarà con tutta la buona volontà, con tutto l'entusiasmo che posso avere”
Conosce poco di Genova e lo ammette, ma proprio per questo è desideroso di arrivare. La data del suo insediamento non è ancora nota, ma sarà come da disposizione entro tre mesi dalla nomina e quindi entro la metà di agosto.
“Sono stato a Genova un paio di volte ma purtroppo dei genovesi conosco davvero poco – ammette Padre Marco Tasca - Ma questa sarà la grazia del Signore: avere la possibilità di conoscerli meglio, di stare un po' con loro, di condividere la loro vita, le loro gioie, le loro fatiche, le loro speranze. Questa è la cosa che sento più bella adesso; un’occasione per condividere, con chi non conosco, la vita. E’ una grande spinta, mi dà entusiasmo”.
Sa di arrivare dopo i 14 anni del Card. Bagnasco ed è felice di trovare grazie a lui una Chiesa genovese viva in una città che sa rialzarsi anche dopo una tragedia come il crollo del Ponte Morandi.
“Il ponte è stata ed è una ferita grande – dichiara il nuovo Vescovo di Genova - Il ponte sta rinascendo e questo è fonte di grande speranza. Io credo che sia davvero bella l'immagine del ponte che unisce, è il sentire che siamo tutti sulla stessa barca, siamo chiamati a camminare insieme, siamo chiamati ad unire le differenze e le diversità. Credo sia davvero bello che, vicino al costruire il ponte in maniera fisica, tutti sogniamo di costruire ponti di relazione tra tutti noi”.
Fraternità e l'importanza delle relazioni sono due dei concetti che il nuovo vescovo di Genova ripete con maggior forza e che fanno parte della sua dote francescana. E racconta di una lettera ricevuta dalle chiese protestanti di Genova in cui si condivide il tema accoglienza. Essere francescani significa mettersi al servizio ed ecco quindi questa nuova missione per lui che affronta con grande serenità..
“Sentivo il Ministro generale – racconta Padre Marco Tasca - e mi diceva che come francescani siamo chiamati a fare quello che ci viene chiesto. Questa è la bellezza: sentire il mio ordine che mi accompagna in questo, così mi sento molto sereno perché sostenuto e aiutato dal mio ordine del quale faccio parte ormai da tanti anni”
E con quello dei francescani arriverà anche il sostegno dei genovesi.
cronaca
Chiesa, Padre Marco Tasca nuovo vescovo di Genova: "Arrivo con entusiasmo e fratellanza"
Prime parole della nuova guida della chiesa genovese al sito vaticanews.va
2 minuti e 40 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Martedì 19 Novembre 2024
Cold case Nada Cella: delusa dal Gip la mamma diserta l'appello
Lunedì 18 Novembre 2024
Il medico risponde - Tumore alla prostata e disfunzione erettile
Martedì 19 Novembre 2024
L'antica abbazia di Borzone e l'arte dei fiori secchi in "Presa diretta"
Giovedì 21 Novembre 2024
Primocanile - Cani e gatti in redazione, gli animali di Primocanale
Ultime notizie
- Nada Cella, la madre: "Voglio vedere Cecere in viso"
- 'Voci nell'ombra' celebra i doppiatori, gli artisti invisibili del cinema
- I carabinieri celebrano la patrona Virgo Fidelis
- Sport e Disabilità: il forum, la mostra e un giornata di calcio integrato per Genova 2024
- "Amleto" itinerante a Genova, il nuovo spettacolo da De Ferrari al Diocesano
- Rubava cellulari e portafogli sull'autobus: arrestato ladro seriale
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci