La specie Caretta caretta, tipica delle regioni temperate, nidifica due volte l’anno nell’arco della stagione estiva. Le uova vengono deposte circa 2 mesi prima della schiusa. La presenza di un nido avvalorerebbe la tesi secondo la quale le tartarughe marine stanno ampliando e modificando i loro areali di nidificazione. A partire dal 2013 sulle coste toscane è stata segnalata e monitorata la schiusa di diversi nidi, in una costa che in precedenza non era mai stata oggetto di questi eventi.
Si dovrebbero seguire alcune semplici regole, secondo l'Acquario di Genova, per non rischiare di disturbare i piccoli, appena nati, in un momento così delicato rischiando di compromettere il buon esito dell’evento: meglio non avvicinarsi e mantenere le distanze di sicurezza, evitare luci dirette e flash, oltre a rumori bruschi e urla. In genere le schiuse avvengono di notte, ma può capitare che le piccole tartarughe facciano capolino da sotto la sabbia anche in pieno giorno, come avvenuto in questo caso.
Si sta assistendo a un caso di spostamento delle aree di nidificazione, causato probabilmente o dai cambiamenti climatici, che inducono le tartarughe a spingersi a nidificare a latitudini più alte, o alla maggior presenza di tartarughe marine nel Mediterraneo, grazie all’attività di sensibilizzazione e salvaguardia che da anni viene condotta. Acquario di Genova, Istituto Tethys, WWF Liguria e Capitaneria di Porto di Savona sono mobilitati e stanno monitorando la situazione giorno e notte. La zona nel frattempo è stata recintata.
IL COMMENTO
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