ROMA - La crisi di Governo innescata dal Movimento 5 Stelle ha portato alle dimissioni di Mario Draghi: "La Lega e Forza Italia hanno preso la palla al balzo offerta da Giuseppe Conte - commenta la deputata di Italia Viva e Presidente della Commissione Trasporti alla Camera Raffaella Paita -. Purtroppo le prospettive, ora, non sono buone: spread alle stelle, Paese che rischia di essere ulteriormente messo in difficoltà perché non ha completato quegli iter fondamentali a combattere il rincaro delle bollette, le conseguenze della guerra e tutto il resto. Saremo anche più deboli a livello europeo, un paese con il nostro debito pubblico dovrebbe capire l'importanza di avere alla guida un personaggio come Mario Draghi, che è una personalità riconosciuta a livello europeo".
Poi spiega: "Io sono impegnata sulla vicenda dei marittimi che lavorano nel settore nautico, ero riuscita con una nota interpretativa a fare un passo in avanti, ma per essere certi che questo valga avevo presentato emendamento: ora si ritroveranno con nessun risultato. Questo è responsabilità di quei partiti che hanno utilizzato l'occasione dei 5 Stelle per mandare a casa Draghi, senza completare gli impegni che avevamo programmato per la Regione. Si viaggia verso l'esercizio provvisorio ma per la Liguria è una catastrofe".
L'ipotesi più accreditata è che si possa andare alle urne in autunno: "Chiaro che oggi si apre scenario diverso per Italia Viva che starà stabilmente in un campo di forme riformiste - spiega Paita -, con l'esperienza di Draghi, per offrire un'opzione seria. Speriamo che il Pd riesca a rompere senza ipocrisie con il Movimento 5 Stelle e immagini di costruire un percorso con le forme riformiste che in questa nostra Liguria vedremo da chi saranno indossate. Toti ha detto cose molto giuste, vedremo se ci saranno le basi per costruire una iniziativa comune. Non solo dal punto di vista del campo largo, qui sicuramente ci sarà chiarezza, è quello che mi auspico. Io monitorerei anche quello che sta succedendo in Forza Italia, molti moderati pensano che il partito abbia sposato la linea Salvini, Gelmini e Brunetta però sono usciti. Bagnasco e Cassinelli, come possono stare in una forza politica così sbilanciata?".
Poi conclude: "Io sono stata in prima linea per la Liguria, in questo momento chi vuole fare per la regione e il paese non può che scegliere il campo riformista, alternativo a sovranisti e populisti".