LIGURIA - "Non ci basta vedervi qui per votarvi, non basta un video con delle scritte accattivanti e boom: voto per voi": il video di Emma Galeotti è in tendenze su TikTok ed esprime il pensiero di tanti giovani che non hanno gradito vedere i principali politici e partiti sbarcare sulla piattaforma che conta milioni di italiani tra giovanissimi e non solo: a marzo di quest’anno gli utenti unici italiani mensili della piattaforma social di video brevi si sono attestati a circa 14,8 milioni, secondo un rapporto diffuso da Audiweb. Ad utilizzarlo sono però soprattutto gli under 30 e la piattaforma premia chi tramite originalità e creatività riesce a diventare 'virale'. Ed è forse anche per questo che gli esperti di comunicazione hanno suggerito ai loro candidati di scaricarsi questa app.
Col primo di settembre, sembra infatti essere scoppiata la PoliTik-Tok mania, in una reazione a catena che dopo il primo video di Silvio Berlusconi ha visto sbarcare sulla piattaforma molti altri politici tra candidati alle prossime elezioni il 25 di settembre e leader di coalizioni. Matteo Renzi che fa autoironia sul suo 'first reaction shock', il Pd all'indomani che replica con Alessandro Zan e un contenuto sul ddl Zan. In Liguria, anche il primo video di Giovanni Toti è uscito il primo settembre e condivide una visita 'virtuale' al suo ufficio. Ma poi anche coloro che già erano presenti sulla piattaforma, da Carlo Calenda che dice 'non so ballare e sembro un orso ubriaco' e risponde alle domande nei commenti a Luigi Di Maio che ricondivide i suoi contenuti pensati per Instagram, Giuseppe Conte che inizia ogni contenuto con 'occhio ragazzi' e interviene in diverse tematiche calde di campagna elettorale e che come i colleghi Matteo Salvini e Giorgia Meloni (l'uno più attento a intervallare i contenuti politici a trend e momenti di vita quotidiana, l'altra più orientata a ricondividere i video già pubblicati su Instagram) - essendo da più tempo sulla piattaforma - sono avvantaggiati in termini di followers e visualizzazioni. A recuperare terreno rapidamente è stato Berlusconi, anche perché il primo video ha raggiunto quota 6 milioni e 800 di views.
Ma i ragazzi hanno voluto subito dire la loro. La prima è stata appunto @gl.emm4, giovane milanese 19enne molto nota anche in Liguria per aver avuto una relazione con @TommyCassi, Tommaso Cassissa, genovese doc emerso da Youtube che ha un seguito da 2 milioni e mezzo di persone. La content creator ha un profilo seguito da 694 mila persone (più di ciascun politico sulla piattaforma) e realizza contenuti ironici: in questo video, dopo una parodia, ha voluto sottolineare come like e followers non siano automaticamente quelli degli elettori.
"Date l'idea che pensate che noi siamo plasmabili, ma 'no creo'. Non perdete tempo, avete tutte le altre piattaforme social, ma qui no"
Anche il noto cantante genovese Alfa, nome d'arte di Andrea De Filippi, ha condiviso tre 'reaction' a questo boom di account di candidati alle urne in vista del 25 di settembre, prima usando l'audio di Silvio Berlusconi diventato virale in lip-sync e poi un altro video in cui scrive, usando l'audio "Ti devo dire":
"Dopo i politici su Tik Tok, aspetto il primo Tik Toker che si candidi"
La politica su TikTok tra un trend, un pov, parodie, storytime in realtà in vista di queste elezioni era già approdata, con focus di alcuni tra tiktoker già noti e media sui programmi delle varie coalizioni. Anche perché TikTok è anche una piattaforma social di divulgazione, seppur mantenendo un suo linguaggio. E ci sono temi tra i giovani più caldi, come quello di qualche settimana fa delle 'devianze giovanili', frutto di un botta e risposta tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta. Ecco, a molti non è andata giù il fatto di inserire disturbi alimentari e autolesionismo sotto questa definizione, senza che nessuno prendesse apertamente le distanze definendole malattie, come sottolineato dalla genovese Carlotta Fiasella, in prima linea sul fare informazione sui Dca, i disturbi del comportamento alimentare, essendone stata affetta.
Insomma, ai giovani non piace solo TikTok, ma piace che si parli realmente di loro: i temi toccati in questa campagna elettorale - per il momento - sembrano essere più deludenti che convincenti a farli andare a votare.