LIGURIA - Infrastrutture in evidenza nella puntata del Programma Elettorale di questa settimana: i politici di diverso colore hanno spiegato le loro posizioni sulle diverse istanze aperte in Liguria, regione isolata a causa della situazione disastrosa dei collegamenti su gomma e ferro.
Raffaella Paita, presidente della Commissione trasporti della Camera nell’ultima legislatura, ha spiegato quali sono i cantieri sbloccati o programmati negli ultimi anni di lavoro.
Si tratta di un ampio elenco di cantieri che promettono di migliorare le connessioni interne alla regione e tra essa e il resto del Paese, il tema ora è come fare a passare dalla fase dei finanziamenti e dei progetti a quella esecutiva e, soprattutto, come portare a conclusione tutti i cantieri. Tutti i candidati hanno convenuto che su argomenti così importanti per la sopravvivenza della regione sarà possibile trovare una convergenza sincera, indipendentemente dal Governo in carica o dalle differenti appartenenze politiche.
Tra i rischi sempre possibili in Italia c’è quello della corruzione: un tema che però non può fermare le ambizioni di rinnovamento tecnologico del Paese. La soluzione può essere il modello Genova, cosi come sostiene la Lega: un meccanismo che prevede anche il commissariamento delle grandi opere, così come è avvenuto con il ponte Genova San Giorgio. Sui commissari tutti si sono espressi favorevolmente ma è altrettanto vero che la differenza, in questo ambito, la fanno le persone: il commissario, insomma, è utile quando è bravo.
Altro tema centro del dibattito nazionale è la possibile rinegoziazione del Pnrr: per alcuni partiti, in particolare nel centro sinistra e nel Terzo Polo, chiedere all’Europa di modificare i patti sottoscritti l’anno scorso farebbe perdere credibilità all’Italia, per altri, invece, come ad esempio Forza Italia, è impossibile restare fedeli a quei progetti a causa dell’esplosione dei costi delle materie prime.
Ma le infrastrutture stradali e ferroviarie non sono una priorità per tutti: a sinistra, infatti, c’è chi ritiene più importante mettere mano al bilancio dello Stato per scuola e sanità. E per difendere l’ambiente l’infrastruttura preferita è quella ferroviaria. Verdi e Sinistra Italiana, invece, sono contrari alla Gronda e, più in generale, accusano il centrodestra si sposare fideisticamente l’ideologia delle infrastrutture, senza distinguere quelle utili o quelle che lo sono meno.
Il dibattito sulle infrastrutture, compreso l’Aeroporto di Genova, continua su Primocanale, Primocanale.it e sui nostri canali social: nel nostro Programma Elettorale costituiscono un punto di assoluta priorità perché l’impossibilità di muovere le persone e le merci, in una regione determinante per la logistica nazionale come la nostra, è profondamente limitante.
Sul quadruplicamento ferroviario ad Alta Velocità, infine, la battaglia appare anche più stringente: ci troviamo infatti in una fase decisiva per la progettazione e il finanziamento di queste opere; accontentarsi di un quadruplicamento a bassa velocità sarebbe un danno non solo per il futuro prossimo ma anche per le successive generazioni: ci vorranno anni per vedere completati questi lavori, se il risultato fosse scadente e Genova e Milano restassero ‘lontane’ come lo sono adesso ci vorrebbero forse cinquant’anni per rimetterci mano. Sarebbe una pesante sconfitta per tutti noi.