RAPALLO - Dopo il botta e risposta nell'ultima seduta del consiglio della Città Metropolitana di Genova tra il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco e il sindaco metropolitano Marco Bucci, il primo cittadino rapallino torna sull'argomento tunnel della Val Fontanabuona. Quello che chiede Bagnasco è "un incontro, perché Rapallo è coinvolta in quest'opera e ne deve uscire vincitrice e protagonista". Nelle ultime settimane sono nati alcuni comitati di cittadini che hanno organizzato una manifestazione proprio per sabato 22 ottobre per chiedere un maggior coinvolgimento, dato che il cantiere e poi gli svincoli interesserebbero le frazioni di Arbocò e Santa Maria del Campo.
Tunnel Val Fontanabuona: entro il 2023 inizio lavori, consegna prima del 2030 - LA PRESENTAZIONE DELL'OPERA
La realizzazione dell'opera che collega il comune di Cicagna direttamente con l'autostrada A12 è attesa da oltre sessant'anni e i finanziamenti necessari, 230 milioni di euro, fanno parte dell'Accordo di ristoro sottoscritto il 14 ottobre 2021 tra Regione Liguria, Comune di Genova, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Autostrade e il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. L'investimento è stato presentato al teatro di Cicagna lo scorso aprile durante un incontro aperto al pubblico che ha visto coinvolti lo stesso Marco Bucci, il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, il responsabile delle infrastrutture per la Lega Edoardo Rixi, Raffaella Paita nelle vesti dell'allora presidente della Commissione Trasporti alla Camera, la Camera di Commercio di Genova con il presidente Luigi Attanasio e i sindaci della vallata.
"Sostanzialmente io voglio sapere bene dove passa, i tempi del cantiere che è obbiettivamente invasivo e la contropartita"
Spiega così la sua posizione a Primocanale il sindaco di Rapallo, all'indomani della riunione con la Città Metropolitana, che va verso l'elezione del nuovo consiglio, prevista per il 6 di novembre. Di certo, prima dell'avvio dei lavori, saranno necessari nuovi incontri tra i sindaci - anche perché la possibilità di iniziare i lavori entro la fine del 2023 è concreta - sindaci che sono comunque tutti concordi per realizzare l'opera che potrebbe dare un grande beneficio a tutte le attività economiche nella vallata e alla viabilità. "L'opera va fatta, ma bisognerà prevedere dei ristori per coloro che lo richiederanno se la nuova infrastruttura andrà a toccare la loro proprietà o ad impattare sulla vita di tutti i giorni", puntualizza Bagnasco.