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Politica

Il ministro: "Dopo il contratto della sanità e quello della scuola, diamo un altro segnale di attenzione ai lavoratori"
1 minuto e 41 secondi di lettura
di r.p.

ROMA - E' stato firmato il contratto degli enti locali, si prevedono aumenti fino a 118 euro per 430 mila dipendenti. A rendere nota la sottoscrizione del Contratto collettivo nazionale del comparto funzioni locali, per il triennio 2019-2021, è il ministro genovese per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo: "Soddisfatto per la firma che riguarda 430 mila dipendenti di Comuni, Province, Regioni e Camere di Commercio, con un incremento retributivo fino a 118 euro e importanti novità che riconoscono il merito e le competenze".

Il contratto collettivo nazione per gli enti locali regola i rapporti che si instaurano tra la Pubblica amministrazione e i suoi lavoratori: Regione, Provincia, Comune, polizia locale, sono alcuni degli enti sottoposti a questa disciplina. Lo stipendio dei dipendenti pubblici è in media di 35.355 euro lordi l’anno, mentre nell’amministrazione locale si arriva a 37.435; gli stipendi più alti sono quelli riconosciuti agli addetti degli enti di previdenza: 46.341 euro di media - i dati sono riferiti all’ultimo anno disponibile, il 2018, e sono stati calcolati da Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni.

L'accordo del contratto degli enti locali si caratterizza per numerosi cambiamenti riguardo gli aspetti salienti del trattamento normo-economico del personale. L'incremento medio della retribuzione del comporto  è pari a 100,27 euro mensili per tredici mensilità e gli arretrati medi del contratto si aggirano intorno ai 1700 euro. All'interno dell'accordo è stato delineato un nuovo regime rispetto alle progressioni economiche orizzontali che prevedono delle "differenziali stipendiali", ossia incrementi finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale acquisita dai dipendenti nel corse del loro lavoro.

"Il confronto costruttivo tra Aran e sindacati, che ringrazio, ci permette di tagliare un altro significativo traguardo nel percorso di rilancio dei rinnovi contrattuali - sottolinea il ministro Zangrillo in una nota - a conferma della centralità nell'agenda del governo del tema del lavoro pubblico. Dopo il contratto della sanità e quello della scuola, diamo un altro segnale di attenzione a dei lavoratori cruciali per lo sviluppo del Paese perché, con competenza e impegno, garantiscono il funzionamento degli enti territoriali più vicini ai cittadini".

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