GENOVA - Manca poco più di un mese alle primarie del Partito democratico, chiamato a eleggere il nuovo segretario, ma soprattutto a dare una svolta decisa e probabilmente definitiva. Il voto è stato fissato per domenica 26 febbraio, a due settimane dalle Regionali di Lazio e Lombardia (12-13 febbraio ndr) che potrebbero scuotere ulteriormente i dem. Al momento infatti il Pd, con le sue eterogenee coalizioni, rincorre il centrodestra, favorito in entrambe le regioni. E mentre la campagna elettorale è entrata nel vivo, anche la sfida tra i candidati alla segreteria prova ad accendersi. A correre per il ruolo di segretario il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, la sua ex vicepresidente Elly Schlein, l'ex ministra alle Infrastrutture e ai Trasporti Paola De Micheli e il deputato Gianni Cuperlo. Una sfida che si assottiglierà a due in vista del 26 febbraio, e senza nulla togliere a De Micheli e Cuperlo, saranno quasi certamente Bonaccini e Schlein a contendersi la poltrona.
Proseguono i tour degli esponenti dem lungo tutto lo stivale, tra slogan e parole d'ordine. "Energia popolare per il Partito democratico" quella di Stefano Bonaccini, forte soprattutto tra sindaci e amministratori, "Parte da Noi!" quella di Elly Schlein che potrebbe fare il pieno di voti soprattutto tra i giovani. E proprio il presidente dell'Emilia Romagna, arrivato nei giorni scorsi in Liguria e a Genova, e intervistato a Primocanale dal direttore Matteo Cantile, sarà al centro di un confronto che si terrà domani pomeriggio, lunedì 23 gennaio, al locale "Lostecco" di piazza Ferretto. I comitati che sostengono Bonaccini nel capoluogo ligure vogliono "risvegliare il futuro in un momento di dibattito, davanti a un buon aperitivo". Nel frattempo il 28 e 29 gennaio a Milano si svolgerà la conferenza programmatica della mozione che sostiene il governatore.
Bonaccini a Primocanale: "Alleanze? Io governo con Calenda e Fratoianni"
"Nell'ottica di portare il nostro contributo e uscire dal recinto dell'autoreferenzialità, abbiamo deciso di organizzare questo incontro invitando a partecipare rappresentanti di associazioni, giovani lavoratori dipendenti e partite iva, piccoli imprenditori e professionisti per confrontarsi con noi e raccontare i problemi che incontrano, le aspettative che hanno rispetto a un partito progressista e popolare quale è il Pd, e anche nei confronti del Paese, spiegano gli organizzatori. Tra loro il presidente del Municipio Valpolcevera Federico Romeo, il sindaco di Crocefieschi Filippo Bassignana, i consiglieri del Municipio Centro Est Luca Dore e del Centro Ovest Amedeo Lucia, gli esponenti delle segreterie di Pd Liguria e dei vari circoli Vittoria Canessa, Elena Putti e Andrea Visentin, oltre al dirigente dem Simone Barbagallo.
"Stefano ce lo ha detto chiaro nelle sue prime tappe liguri, per parlare con le persone bisogna conoscere fino in fondo le difficoltà che incontrano ogni giorno, saper ascoltare e saper dare risposte e soluzioni che siano concrete e sincere - proseguono gli organizzatori -. Così abbiamo deciso di partire da qui, dal lavoro, dall’impresa e dalla protezione sociale. Riteniamo che non abbiamo ancora affrontato in maniera adeguata questi aspetti dal punto di vista di una generazione, che va dai 25 ai 40 anni, che rimane quella terra di mezzo tra chi studia e chi ha un lavoro stabile da anni, e per la quale molto spesso il futuro è solo fonte di incertezze". Tra gli invitati all'incontro di domani Generazioni Legacoop, Confesercenti, The Good Lobby, Comitato civico "Io voto fuori sede".
Il deus ex machina ligure, per Stefano Bonaccini, è il senatore dem Lorenzo Basso, che proprio a Primocanale, spiegando le ragioni che lo hanno spinto a sostenere il governatore emiliano, lo ha definito "la persona giusta per far rinascere L'Ulivo".
Segreteria Pd, Basso punta su Bonaccini per tornare all'Ulivo
Un sostegno a tuttotondo che parte da una lunga conoscenza, nata nelle segreterie di Emilia Romagna e Liguria, a cui lo stesso Bonaccini fa molto affidamento. La sfida, tra il presidente emiliano ed Elly Schlein si giocherà quindi tra aperitivi e incontri nei circoli, dirette Instagram e Facebook, ma anche nelle piazze italiane. E sarà, come si suol dire, da dentro o fuori, non solo per loro, ma anche e soprattutto per il Partito democratico, alla ricerca disperata di un nuovo sé.