BRUXELLES - Anche i pescatori del Porto Vecchio di Sanremo hanno protestato contro l'abolizione della pesca a strascico prevista nel 2030. "Questa è una prima protesta simbolica - ha detto Lara Servetti di Legacoop Dipartimento Pesca - perché il piano di azione della comunità europea prevede l'abolizione totale della pesca a strascico nel 2030 e noi non possiamo permettercelo, perché comporterebbe la sparizione totale non solo della flotta ligure ma di tutta quella italiana, della Francia e della Spagna".
In mattinata alcuni operatori hanno azionato le sirene dei propri pescherecci per portare l'attenzione sulla categoria e la sua rivendicazione. La protesta proseguirà anche nei prossimi giorni. Per esempio in occasione della Giornata dell'Europa, martedì 9 maggio, verranno pubblicati sui social i video registrati oggi, verranno inoltre valutate altre azioni di protesta non più simboliche da parte dei pescatori. Protesta e sirene in funzione anche a Genova.
Sull'argomento è intervenuto anche il capodelegazione della Lega al Parlamento Europeo Marco Campomenosi. "Con le sue scelte sbagliate, l’Europa vuole mettere in ginocchio un’eccellenza e un settore fondamentale per l’economia italiana. La Lega al Parlamento Europeo denuncia la miopia e la pericolosità di provvedimenti come l’eliminazione della pesca a strascico, che rappresenta una fonte fondamentale di reddito per le nostre marinerie, e l’aumento della tassazione sui carburanti attraverso la cancellazione degli sgravi fiscali sulle accise. Esprimiamo totale vicinanza ai nostri pescatori che questo fine settimana manifesteranno in tutta Italia: se dovesse passare la linea del commissario Sinkevicius e di Bruxelles, per la pesca italiana sarebbe la catastrofe. Con le sue politiche ideologiche, l’Ue sta colpendo migliaia di imprese, lavoratori e famiglie e i consumatori che rischieranno di non trovare più il pescato italiano: si fermi, prima che sia troppo tardi".