GENOVA - Sta valutando con serietà la proposta di candidarsi a sindaco di Genova Mattia Crucioli, senatore de "l’Alternativa c’è". Con un comunicato stampa "Alternativa", "Italexit per l’Italia" e "Ancora Italia per la Sovranità Democratica" hanno chiesto al senatore di candidarsi per le elezioni comunali.
"La mia candidatura potrebbe dare rappresentanza ai genovesi che non si riconoscono nei partiti classici che sostengono la grossa coalizione del Governo Draghi"
"Potrebbe essere un servizio utile per la cittadinanza: per noi Draghi rappresenta una visione di darwinismo economico, per cui il grande deve mangiare il piccolo. Andando avanti così, il ceto medio sparirà. Non parliamo poi dal punto di vista sanitario di tutte le cose che sono state fatte".
I tre partiti sono accumunati dalla stessa visione politica, specie in tema di contrarietà all’obbligo vaccinale e allo strumento del Green Pass. Questo si è espresso anche in alcune manifestazioni del tutto pacifiche in piazza a Genova per chiedere alla politica nazionale di cambiare rotta. Ma anche l’elezione del nuovo primo cittadino genovese può avere peso: "Io penso che a livello nazionale stiamo vivendo una crisi molto grave democratica, per cui tutte le occasioni elettorali devono essere un modo per dare un segnale, per dire 'questo non mi va bene', specie se una coalizione di questo tipo si presentasse in più città come Palermo con l’europarlamentare Donato – ex Lega – diventerebbe un fatto nazionale".
Tra i temi locali, Crucioli che da sempre è in prima linea nella battaglia contro Autostrade e la questione concessioni, pone l’accento su due problematiche molto sentite. "Riguardo al trasferimento dei depositi chimici costieri abbiamo dei partiti che da un lato appoggiano questa scelta, dall’altra altri che si oppongono ma che a livello nazionale hanno consentito tutto questo. L’opzione zero è quella che appoggerei da sindaco: traballano 30 posti di lavoro che sono comunque importanti ma che potrebbero essere facilmente riassorbiti. L’attività è altamente pericolosa, non può essere spostata ed essere una nuova schiavitù della città”.
La seconda cosa che non mancherebbe in un ipotetico programma elettorale ancora tutto da fare è “puntare sui beni comuni, come le concessioni demaniali e l’assenza in città di spiagge libere per i cittadini, e l’appoggio al ceto medio dal punto di vista economico”. Ma è ancora tutto da vedere e da costruire, sono infatti giorni di valutazioni attente per Mattia Crucioli che specifica:
"Una delle condizioni che porrò per sciogliere la riserva sulla mia candidatura è che ci sia una lista unica"
"Si cambiano le cose se si corre tutti insieme, comprese tutte le associazioni spontanee di cittadini che stanno nascendo come Libera Piazza Genova, se ognuno invece vuole proporre una sua lista non ci sto".