ROMA - Ci voleva il salario minimo a 9 euro per provare a unire, in una battaglia comune, le opposizioni in Parlamento, a esclusione di Italia Viva. Ed è proprio sotto il segno del salario minimo che si sta sviluppando questa estate 2023, dopo l'incontro di settimana scorsa tra la premier Giorgia Meloni e i partiti di minoranza. Due ore di confronto e poi la fumata nera, con la posizione dell'esecutivo che al momento non sembra, come si suol dire, schiodarsi.
E allora Partito democratico, Mov5s, Azione, Alleanza Verdi-Sinistra e +Europa hanno deciso di lanciare una raccolta firme per promuovere la proposta di legge sul salario minimo. Ogni leader, da Schlein a Conte, passando per Calenda, Fratoianni-Bonelli e Magi, ha presentato la petizione, raccogliendo già oltre 200 mila firme.
In pochi giorni la petizione per il #salariominimosubito ha quasi raggiunto 200.000 firme. Un grande risultato che dimostra che il Paese è con noi. Continuate a firmare. Così sul proprio profilo X (ex Twitter ndr) il segretario di Azione Carlo Calenda.
Anche nella nostra regione i partiti di opposizione, con gli esponenti liguri, stanno promuovendo la raccolta firme, con appuntamenti ed eventi ferragostani, per non perdere il filo diretto con i cittadini. Il Pd ligure, durante le feste dell'unità itineranti, sta richiamando a sé sostenitori e simpatizzanti per firmare la petizione. Prima ancora della battaglia sul salario minimo la segretaria Elly Schlein aveva chiesto ai suoi di impegnarsi in una estate militante, soprattutto su Pnrr e autonomia differenziata. A questo, come rimarcato in questi giorni dal segretario regionale Davide Natale, si è aggiunto appunto il salario minimo.
"In tutte le nostre feste dell'unità i militanti Pd raccoglieranno firme per sostenere la proposta di legge, così come i circoli territoriali e le federazioni provinciali organizzeranno la raccolta firme nei paesi e nei quartieri delle città della nostra regione" aveva dichiarato all'inizio del tour itinerante Natale. Il Movimento Cinque Stelle invece, come racconta la sua storia, è partito subito con la petizione online, sulla propria piattaforma, che un paio di giorni fa è andata in tilt per il troppo afflusso. Così come Azione e le altre opposizioni.
Prove quindi di intesa tra i partiti di minoranza, non solo a livello nazionale ma anche locale. In Liguria sicuramente in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, il più atteso a livello di coalizioni è quello delle Regionali 2025.