Riceviamo e pubblichiamo un intervento della Senatrice ligure Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva: la parlamentare affronta il tema della siccità del ponente della nostra regione, assegnando alla politica, presente e passata, le principali responsabilità. Resta, centrale nel dibattito, la posizione della società Rivieracqua che gestisce in concessione la fornitura idrica nella zona e che per anni ha lasciato inalterata la dotazione infrastrutturale fino all'attuale, ben prevedibile, situazione disastrosa.
“La siccità nel Ponente ligure è figlia della mancanza di politiche in grado di programmare la gestione idrica. E poi c'è un tema ineludibile: realizzare il dissalatore”. Lo afferma in una nota la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva.
“In Liguria urgono scelte serie, ragionate, strategiche sui temi di carattere ambientale e di tenuta territoriale. Il motivo – spiega Paita - per il quale nel Ponente ligure ci troviamo in questa questa situazione è chiaro: non ci sono state negli anni politiche di gestione idrica. Le società del ciclo idrico sono piccole, parcellizzate e con scarsa capacità di investimento. Ai piccoli egoismi territoriali si è sommata l'assenza di visione da parte dell’ente regione. Non solo, voglio essere chiara, quella attuale, a guida centrodestra, che non ha brillato. Ma anche quella Burlando: l’assessore competente all’epoca non seppe risolvere i problemi. Il nodo quindi – aggiunge Paita – è investire nel recupero delle acque e in infrastrutture idriche che aiutino a risolvere i problemi concentrando le gestioni e evitando l’attuale frammentazione. In questo momento ci sono sindaci che come Scajola stanno cercando soluzioni e vanno sostenuti’.
“Poi c’è un tema che a questo punto è ineludibile: realizzare il dissalatore in Liguria. Non importa chi lo farà, i privati o lo stato. Ma i dissalatori, come i rigassificatori, sono impianti che disegneranno l’autonomia nel nostro Paese e che possono servire ampie porzioni di territorio. Presenterò un emendamento alla legge di bilancio e vedremo se il governo Meloni vuole davvero aiutare la Liguria”, conclude la coordinatrice di Italia Viva.