ROMA - Piove sul bagnato per i lavoratori dell'ex Ilva con il blocco, causato dalla crisi finanziaria, di un'altra linea produttiva nello stabilimento di Cornigliano, a Genova. Si tratta di un fermo che coinvolge 250 lavoratori, impossibilitati a lavorare a causa di un guasto che la ditta di manutenzione non ha proceduto a riparare perché "non pagata".
"I lavoratori sono stati messi in cassa integrazione e le linee fuori uso, determinando come conseguenza che la produzione di latta nel Paese è oggi ferma. Una situazione drammatica - spiegano i senatori del Partito democratico Lorenzo Basso e Annamaria Furlan -, determinata dai continui ritardi del Governo nell'affrontare la crisi finanziaria di Acciaierie d'Italia. Il decreto che ora è al Senato per la conversione in legge non assicura risorse adeguate per salvaguardare e rilanciare l'ex Ilva e le imprese dell'indotto".
Per questo i senatori dem erano già intervenuti diversi giorni fa nella commissione Industria del Senato, durante l'audizione del presidente di Regione Liguria e del sindaco di Genova, denunciando la mancanza di risorse. "Continueremo a lavorare affinché il Governo si impegni ad aumentare il finanziamento necessario per non affondare il principale asset della siderurgia italiana" chiosano i senatori Basso e Furlan.