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Il segretario generale era a Genova per partecipare all'evento "Fantozzi. Una tragedia" sulla fine del posto fisso
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di Giorgia Fabiocchi

GENOVA - Il leader della Cgil Maurizio Landini in visita a Genova per incontrare i delegati e per partecipare all'evento "Fantozzi. Una tragedia" sulla fine del posto fisso, al Teatro Nazionale, ha posto l'accento sul lavoro e sulla vertenza ex Ilva. La richiesta del sindacato è chiara e netta, e viene ripetuta come un mantra. "Ilva torni in mano pubblica" è il monito di Maurizio Landini. "Serve un piano industriale serio e servono investimenti perché un Paese che vuole rimanere industriale e manifatturiero deve avere anche la produzione dell'acciaio, senza quell'elemento fondamentale rischia di diventare una provincia di altri imperi e di altri sistemi produttivi" ha aggiunto il segretario generale.

"Da molti anni sosteniamo che c'è bisogno di un intervento pubblico per garantire la quantità di investimenti necessaria, bisogna fare scelte e se non c'è un piano industriale, anche le imprese dell'indotto rischiano di non esistere" ha rimarcato il segretario Landini. Arriva poi l'appello al governo, con la richiesta che lo Stato garantisca il suo ingresso per nuovi investimenti che servono a riqualificare l'attività dell'indotto. 

A poche ore dall'ennesima morte bianca di un operaio, caduto da una betoniera ad Alassio, Maurizio Landini ribadisce che "la strage va fermata". In Italia le morti al giorno sono due o tre, e questo significa che sono circa 1000 i morti all'anno. Una vera e proprio strage. "Bisogna investire di più in sicurezza e sulla prevenzione ma anche sugli ispettori del lavoro - ha commentato Landini -. In Liguria è emerso che nelle ispezioni che vengono fatte stanno uscendo tante irregolarità, stanno aumentando gli infortuni, oltre che gli incidenti mortali, ma anche le malattie professionali e questo indica che c'è un modello di fare produzione che non va bene, spesso fondato su appalti, subappalti e su lavoro precario ed è questo il tema di fondo su cui agire".

I trattori a Sanremo? "Bene, mi sembra una buona idea". Ma ci sarà anche la Cgil nella città dei fiori. "Sanremo è una ribalta non solo nazionale ma oramai anche internazionale e se si dà spazio ai temi dei diritti del lavoro è importante. Mi permetto di sottolineare, visto che a Sanremo ci sarà anche il 'camper dei diritti' della Cgil e del sindacato scuole, che Amedeus e Sanremo diano spazio anche a questa idea, che vuole unire il Paese e non dividerlo" spiega Landini. L'obiettivo della Cgil è quello di difendere i diritti e di bloccare l'autonomia differenziata

 

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