GENOVA - "Penso da vecchio e un po' analista che lo spazio al centro sia importantissimo perché la sinistra da sola non vince e la destra, abbiamo visto, va in tilt".
A parlare è Carlo Rognoni, ex senatore Pd ed ex direttore del Secolo XIX incontrato ai tavolini di un bar del Caricamento, nel centro storico di Genova: "Il centro è un punto di riferimento, lo è stato quando c'era la Democrazia Cristiana e oggi torna a esserlo in modo più laico e partecipato e secondo me il centro va costruito e il Pd se fa il salto di qualità di cui ha bisogno deve guardare al centro e non alla sinistra"
Il Pd fatica a trovare dei nomi sia a livello nazionale che locale?
"A livello nazionale il Pd ha trovato Letta - spiega ancora Rognoni - è un momento difficile ma la scelta di guardare al centro per il Pd è obbligata, capisco che Renzi abbia stufato perchè è stato troppo egocentrico sul piano caratteriale, però sul piano politico le ha azzeccate tutte e quindi dovremmo tornare a pensare alla costruzione di un centro con Renzi, Calenda, una parte di Forza Italia, perchè no, con Toti, potrebbe essere una strada per avere un'alternativa rispetto a una destra destra, perché noi continuiamo a parlare di centro destra, ma persino Berlusconi si è accorto che il centro destra non va bene, perchè il centro destra è destra con Fratelli d'Italia".
Rognoni poi promuove Ariel Dello Strologo a candidato sindaco per la sinistra per sfidare Bucci: "Mi sembra un'ottima scelta, io penso che Ariel sia una persona capace, intelligente, bravo, la sfida è difficile perché il centro destra in Liguria solo oggi comincia a dare segni di traballo, nel senso che la Lega è polemica con il presidente Toti, quindi ci sono dei margini per lavorare sulle difficoltà del centro destra in questo momento, io spero che Dello Strologo sia capace di farsi conoscere bene e di avere un programma che per Genova è importante per il futuro, teniamo le dita incrociate".
Lei aveva altri nomi per il candidato sindaco di Genova?
"A me piaceva molto la Furlan perchè è stata una brava segretaria della Cisl e secondo me è una donna intelligente e capace, ma Dello Strologo va benissimo".
Ma è possibile battere Bucci che sembra avere molti consensi?
"E' questo è molto difficile, è la vera sfida perché aldilà del Ponte Morandi, che lui stesso pensa di avere fatto la cosa migliore del mondo, in realtà chiunque si fosse trovato dopo la tragedia di Ponte Morandi al suo posto avrebbe avuto la capacità di ricostruirlo con l'impegno che il governo ha messo, detto questo la partita è difficile e quindi Dello Strologo è coraggioso a provarci e io mi auguro che ce la faccia, soprattutto non è tanto Bucci ma la sua coalizione che sta dimostrando di non avere le idee abbastanza chiare per i futuro della città"".
Dove è che ha lavorato male Bucci o la giunta di Bucci?
"Ma secondo me hanno esagerato su alcuni aspetti, soprattutto sul porto hanno costruito un sistema di potere di cui Genova non ha bisogno, Genova ha bisogno di un grande Porto, questo sì, però il sistema di potere che era fondato su Bucci, su Toti e sul presidente di autorità portuale è una cosa che dal punto di vista democratico è discutibile
I depositi chimici di Multedo dove li sposterebbe?
"Non glielo so dire, è la città che deve scegliere, non c'è dubbio che un problema che esiste da decenni e non è facile risolverlo".
L'elezione del presidente della Repubblica Mattarella è stata una brutta pagina per la politica italiana?
"E' una brutta pagina che si è conclusa bene, Mattarella era un grande presidente e lo sarà ancora, noi abbiamo avuto nella disgrazie della pandemia e delle difficoltà economiche di avere due uomini Draghi e Mattarella che insieme hanno dato speranza all'Italia e al domani, oggi l'Europa c'entra tantissimo, oggi la parola d'ordine di un nuovo centrosinistra dovrebbe essere Europa, non altre cose che ricordano tempi antichi e Mattarella è sicuramente un presidente europeo e europeista e mi piace da questo punto di vista".
Ultima domanda inevitabile: lei è stato il direttore del Secolo XIX, ha lavorato a Panorama, arriva dalla carta stampata, io arrivo dal Corriere Mercantile che, ahimè, ha chiuso nel 2015, che futuro hanno i giornali?
"Sì, bisogna avere la consapevolezza che è cambiato il mondo, e che i giovani leggono molto meno, guardano i siti, i social, io credo che i giornali dovrebbero avere la forza che non hanno i partiti di rinnovarsi molto cercando degli spazi che attraggono il pubblico giovane a che se i giovani oggi pensato ad altro e questo è un problema per la carta stampata".
Ma i giovani non comprano i giornali e le edicole sono chiuse...
"I giovano non comprano i giornali ed è un peccato, io sono vecchio e leggo i giornali anche sulla rete, ma l'età mi spinge ad avere la carta stampata in mano, dopodichè la Liguria è una regione anziana e i giornali dovrebbero resistere ancora di più. Se si vuole parlare ai giovani bisogna trovare un modo di coinvolgerli di più su quelli che sono i loro interessi diretti, non c'è ad esempio abbastanza informazione sul tutto mondo della tecnologia e sulla scienza, sono i punti di riferimento dei giovani di domani e di oggi".
"Sì, bisogna avere la consapevolezza che è cambiato il mondo, e che i giovani leggono molto meno, guardano i siti, i social, io credo che i giornali dovrebbero avere la forza che non hanno i partiti di rinnovarsi molto cercando degli spazi che attraggono il pubblico giovane a che se i giovani oggi pensato ad altro e questo è un problema per la carta stampata".
Ma i giovani non comprano i giornali e le edicole sono chiuse...
"I giovano non comprano i giornali ed è un peccato, io sono vecchio e leggo i giornali anche sulla rete, ma l'età mi spinge ad avere la carta stampata in mano, dopodichè la Liguria è una regione anziana e i giornali dovrebbero resistere ancora di più. Se si vuole parlare ai giovani bisogna trovare un modo di coinvolgerli di più su quelli che sono i loro interessi diretti, non c'è ad esempio abbastanza informazione sul tutto mondo della tecnologia e sulla scienza, sono i punti di riferimento dei giovani di domani e di oggi".