GENOVA - L'inchiesta giudiziaria che ha travolto Regione Liguria, con gli arresti domiciliari scattati per il presidente Giovanni Toti, per il suo capo di gabinetto Matteo Cozzani, per l'imprenditore genovese Aldo Spinelli e per l'ex presidente del porto di Genova Paolo Emilio Signorini (in carcere dal 7 maggio scorso ndr) ha aperto una voragine sulla gestione dell'ente. L'accusa, a vario titolo, è di corruzione e voto di scambio. La minoranza infatti, taccia di immobilismo la giunta, e invoca il voto anticipato. D'altro canto, la maggioranza si mostra granitica, al fianco del governatore, e aspetta la revoca dei domiciliari per confrontarsi proprio con lui. Teatro di questo scontro a distanza è il consiglio regionale, mentre fuori dall'aula i partiti iniziano già ad attrezzarsi qualora il presidente Toti decidesse di dimettersi. A quel punto ci sarebbero 90 giorni di tempo per andare a elezioni.
Il Partito Democratico, insieme al resto dell'opposizione, ha alzato le barricate, e per farlo si è affidato anche alle parole, sottoforma di lettera e di monito, del segretario regionale Davide Natale. "Questa inchiesta travolge la credibilità di chi rappresenta le istituzioni e conferma quello che abbiamo sempre denunciato: la Liguria di Toti è una regione per pochi e molto ricchi" attacca il segretario Natale, che parla di "rischio" per tutte quelle persone più deboli che non possono vivere di rendita. "Una vera democrazia, una democrazia sociale, ha bisogno di istituzioni affidabili e di forte partecipazione ai processi decisionali: l'antidoto all'oligarchia è la partecipazione popolare" ha aggiunto il segretario regionale.
L'esortazione, che vuole persuadere i partiti di centrosinistra, è quella di unirsi per riappropriarsi della collettività, a partire dalle donne e dagli uomini che si sentono più vicini, dalle forze politiche a quelle sociali, passando per il dibattito e il confronto. I dem allora fanno un passo avanti, e a conferma di ciò arrivano le parole del segretario regionale Davide Natale: "Il Pd si assume questa responsabilità". Il monito è quindi rivolto a tutti i partiti, al mondo dell'associazionismo, alle imprese, ai sindacati e al mondo del terzo settore e delle professioni. "Chiediamo di aprire subito un confronto per definire i modi e i tempi di uno sforzo in grado si produrre lo scatto necessario per determinare una svolta politica e democratica che possa tornare a mettere al centro l'interesse della nostra regione - ribadisce Natale -. Attiviamoci subito per costruire la Liguria del futuro".