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Politica

Nell'aula rossa di palazzo Tursi il presidente dell'assemblea Cassibba si è scagliato contro il dem D'Angelo minacciandolo di stare "molto attento"
5 minuti e 36 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

GENOVA - A 24 ore dallo scontro verbale e quasi fisico in consiglio comunale, i gruppi consiliari di centrodestra attaccato l'opposizione, rea di aver mancato di rispetto abbandonando l'aula per la discussione sulla diga foranea. La decisione di Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle e Azione è nata dopo il botta e risposta tra il presidente dell'assemblea e il capogruppo dem, sfociato con l'avvicinamento fisico di Carmelo Cassibba nei confronti di Simone D'Angelo, placcato dall'assessore alla Sicurezza Sergio Gambino.

Tema della discordia i diritti e le tutele della comunità Lgbt, portato e presentato con l'ex articolo 55 dal capogruppo della lista Rossoverde Filippo Bruzzone. I partiti della maggioranza hanno diramato cinque note stampa, per rimarcare la "mancanza di rispetto" verso le istituzioni, per aver abbandonato l'aula e non aver partecipato alla discussione sul futuro della diga, con l'intervento finale del sindaco di Genova Marco Bucci. Di seguito i comunicati stampa di Vince Genova, Genova Domani, Lega, Forza Italia e Liguria al centro-Toti per Bucci.

VINCE GENOVA
"Il gruppo consiliare Vince Genova, alla luce del non sopirsi delle polemiche relative alla seduta del consiglio comunale dell’11 giugno u.s., ribadisce e fa nuovamente proprio quanto già espresso comunemente da tutti i gruppi di maggioranza a ridosso della seduta. Per cui, pur stigmatizzando la reazione del presidente del consiglio comunale, anche frutto delle continue provocazioni arrivate dai banchi dell’opposizione, non può che sottolineare il comportamento irrispettoso nei confronti dell’aula tenuto dai consiglieri di minoranza. Chi abbandona i lavori adducendo a un clima di terrore fa un'affermazione falsa, considerando che dall'inizio della seduta il centrosinistra ha provato in ogni modo a evitare che i lavori si svolgessero regolarmente, tentando di disturbare o bloccare gli interventi dei colleghi di maggioranza. Una prova di forza certamente lesiva della libertà di espressione, offensiva nei confronti della democrazia rappresentativa. Avremmo preferito sostenere il dibattito sulla futura Diga foranea del porto di Genova anche con le forze di opposizione: siamo in democrazia, abbandonare l'aula è un atto di libertà, continuare i lavori un atto di responsabilità".

GENOVA DOMANI
"Come lista civica Genova Domani esprimiamo forte preoccupazione e disappunto per l'episodio che ha riguardato il consiglio comunale di martedì scorso, culminato con l'uscita dall'aula di parte della minoranza". Così i consiglieri Lorenzo Pasi e Federico Barbieri "con lo spirito di concretezza che ha sempre contraddistinto il nostro operato, crediamo che per il governo della città di Genova sia fondamentale che tutte forze politiche remino nella giusta direzione, ossia quella del benessere e del primario interesse dei cittadini genovesi. Abbandonare la sala rossa, prima di una discussione fondamentale come quella sulla diga di Genova, rappresenta una mancanza di rispetto verso i cittadini genovesi che meritano, prima di ogni altra cosa, di vedere i loro rappresentanti discutere, con le rispettive e legittime opinioni, del futuro della città. "Intendiamo lavorare, insieme a tutte le istituzioni del comune di Genova, per garantire sia un clima di giusto confronto nella sala rossa, che rispetti le opinioni di tutti e consenta di esprimerle nel giusto clima, sia per evitare comportamenti di ostruzionismo durante i lavori dell'aula a danno dei cittadini".

LEGA
"La sinistra, ieri, abbandonando la sala rossa e impedendo di fatto il regolare svolgimento dei lavori del consiglio comunale, ha dimostrato ancora una volta di che pasta è fatta. Il loro concetto di democrazia viene declinato a senso unico. Avere rispetto delle istituzioni non significa insultare chi la pensa diversamente da te, ma ascoltare tutte le posizioni, legittimamente differenti, senza offendere, provocare, aggredire a parole. Pur biasimando il presidente Cassibba per la sua reazione, non possiamo farlo per le forti pressioni al quale è stato sottoposto ascoltando le ingiurie che provenivano dai banchi dell'opposizione. Ci auguriamo che simili fatti non avvengano più e che si possa continuare a lavorare in un clima di confronto per portare avanti tutte le importanti pratiche che miglioreranno Genova e il futuro di tutti i genovesi, come quella della Diga che abbiamo potuto discutere solo grazie alla presenza del sindaco Bucci e alla maggioranza che è rimasta in aula".

FORZA ITALIA
"Chi ha un mandato popolare deve dare fondo al proprio spirito di sopportazione e al proprio senso di responsabilità per tenere dritta la barra sul bene comune della città. Esattamente come ha fatto il sindaco Marco Bucci che, nonostante l'operazione subita, ha voluto presenziare in aula e sostenere a viso aperto le ragioni della crescita della città anche con infrastrutture cruciali come la nuova diga. Spiace registrare da parte di alcuni esponenti dell'opposizione un atteggiamento molto meno responsabile, che dalla polemica in un batter d'occhio è trascorso alla caciara, alle provocazioni e quindi all'abbandono dell'aula. Chi abbandona l'aula ha sempre torto se tutti fossimo convinti che il confronto democratico si esercita nelle sedi istituzionali col rispetto del regole, delle persone e delle loro opinioni a nessuno verrebbe mai in mente di tentare di disturbare o bloccare gli interventi degli altri consiglieri comunali, fossero anche di maggioranza. Ieri sarebbe stato molto più produttivo ed utile alla città concentrare ogni sforzo ed energia per dibattere sulla futura diga foranea del porto di Genova: abbandonare l'aula sarà pure una facoltà legittima ma continuare i lavori è un atto di riconoscenza e responsabilità che dobbiamo a Genova e ai genovesi che ci hanno votato".

FRATELLI D'ITALIA
"È evidente la mancanza di attenzione e cura ma soprattutto rispetto che la sinistra dimostra non svolgendo il proprio compito, mancando quindi agli impegni presi con gli elettori. La democrazia e la libertà di parola, ma non di offesa, valgono per tutti, mentre le opposizioni aggrediscono la consigliera Laura Gaggero per una visione differente su un tema delicatissimo e si permettono di offendere l'Aula con parole poco consone, con atteggiamenti che vanno a ledere solamente la città e tutti i suoi abitanti".

LIGURIA AL CENTRO
"Il gruppo consiliare di Genova al Centro, interviene così sulla polemica seguita alla discussione e alle provocazioni avvenute in consiglio comunale a Genova: gli eletti del gruppo Genova al Centro – Lista Toti e gli assessori, esprimono massima solidarietà a tutto il consiglio comunale di Genova e a chi lo rappresenta per quanto accaduto ieri in aula. Le offese subite sono una ferita all'assemblea tutta, ancor più sottolineate dal fatto che, chi le ha pronunciate, ha anche abbandonato l'aula facendo venire meno il confronto democratico e messo in second'ordine gli interessi della città che erano in discussione nel corso della seduta del consiglio comunale. Le urla "fate schifo" e gli epiteti ingiuriosi rivolti verso i seggi della maggioranza non sono compatibili con la discussione in un'aula elettiva. Rappresentano un inaccettabile insulto ai cittadini che rappresentiamo".

Nella giornata di ieri infatti, la minoranza aveva abbandonato l'aula in protesta, organizzando una conferenza stampa volante nella quale hanno annunciato che si appelleranno al prefetto per segnalare un clima di tensione, presente oramai da tempo, in aula rossa. 

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