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Politica

Venerdì Toti dovrebbe incontrare il ministro Salvini, mentre sabato sarà il turno dell'assessore Scajola
2 minuti e 18 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

AMEGLIA - A quasi un mese di distanza l'assessore alla Protezione civile di Regione Liguria Giacomo Giampedrone tornerà a riabbracciare il presidente (sospeso) Giovanni Toti. Dopo l'ok della gip Paola Faggioni, è pronta a ripartire la seconda tornata di incontri richiesti da Toti, agli arresti domiciliari nella sua villetta di Ameglia dal 7 maggio scorso. L'appuntamento è fissato per il tardo pomeriggio di oggi, tra le 17.30 e le 18, in via Pisanello. Saranno al massimo due le ore a disposizione per confrontarsi sul futuro politico della Regione. Sul piatto i prossimi step che il presidente vorrà percorrere e che Giampedrone, da sempre tra i suoi fedelissimi, cercherà di assecondare, anche se lo stesso assessore a Primocanale ha spiegato che le dimissioni non sono al momento sul piatto. Sono previsti inoltre altri due incontri nella casa di Ameglia, che dovrebbero concretizzarsi tutti nel corso della settimana.

In ordine, probabilmente venerdì, è atteso quello con il vicepremier e ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Matteo Salvini; successivamente, sabato, toccherà all'assessore all'Urbanistica Marco Scajola, altro fedelissimo del presidente Toti. Sullo sfondo rimane la lettera di venerdì scorsa scritta dal presidente all'avvocato Stefano Savi, nella quale è stato citato il "peso della poltrona" e la parola "liberazione" come possibilità di "dare la parola agli elettori". Un messaggio amaro, che secondo l'assessore Giampedrone, è indirizzato soprattutto al centrodestra di governo. "Chi lo deve capire, che dobbiamo andare avanti, è la nostra maggioranza e la linea politica che portiamo avanti - ha spiegato Giacomo Giampedrone -; io sono sicuro di trovare il presidente esattamente come l'ho lasciato venti giorni fa, certo con un Riesame negativo sulle spalle ma con la convinzione di aver lavorato nell'interesse dei liguri e della Liguria". Lo definisce un dogma Giampedrone, su cui proseguire fino alla Cassazione.

Tradotto: resistere fino all'ultimo grado, che però potrebbe slittare non prima di settembre, ottobre. Il che comporterebbe ancora diversi mesi davanti, per Giovanni Toti, da trascorrere nella sua casa in provincia della Spezia. "Ci batteremo sul passaggio in Cassazione perché consentirebbe alla maggioranza politica di andare avanti fino a fine mandato" ha aggiunto l'assessore. L'ex sindaco di Ameglia ha voluto poi interpretare il messaggio sottinteso della lettera di Toti. "Se posso permettermi, penso che il presidente volesse far sapere a tutti i nostri alleati di andare avanti con ancora più convinzione di prima, perché abbiamo un mandato che ci hanno dato gli elettori che non può assistere a tentennamenti soprattutto in questa fase - ha aggiunto Giampedrone -. Io credo che la poltrona sia un peso veramente, dopo oltre 70 giorni di arresti domiciliari, ma lo sta facendo con un sacrificio per tutta la coalizione, per la nostra linea politica. E a lui va il più grande ringraziamento da parte mia e da parte di tutti, e credo che non sia scontato quello che sta facendo".

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