GENOVA - È una piazza che si scalda, pronta a prendere forma, quella che si sta preparando per questo pomeriggio, a partire dalle 17.30 in De Ferrari. "Liguria. Diritto al futuro", è questo il nome dell'iniziativa organizzata dai partiti dell'area progressista, che hanno chiamato a raccolta i leader nazionali di Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi Sinistra. Nell'ordine, sono attesi nel cuore del capoluogo ligure, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.
Con loro la dirigenza genovese e ligure, che nelle ultime ore ha cercato di imbastire al meglio la piazza, non semplice da riempire, soprattutto in piena estate. E lo sanno bene le forze politiche in campo, che non possono rischiare l'effetto boomerang, nella richiesta di dimissioni del presidente (sospeso) Giovanni Toti, e nella battaglia - oramai unitaria - contro il governo Meloni. Non si parlerà solo di Liguria, anche se dalla sinistra fanno sapere che l'obiettivo è far diventare nazionale una questione locale. Tra i temi affrontati anche quelli relativi all'Autonomia differenziata e al Ddl Nordio, passando per il taglio delle liste d'attesa.
Non solo i partiti e i gruppi consiliari che oggi siedono in consiglio regionale, ma anche associazioni, comitati, sindacati. Sul palco non salirà il segretario di Azione Carlo Calenda, che però da Roma ha dato il suo benestare alla presenza dei rappresentanti liguri, a partire da Pippo Rossetti e Cristina Lodi. È stata infatti intavolata, da diverse settimane, un tavolo di confronto tra tutte le forze in campo, compreso il centro di Azione. Non sarà della partita, almeno quella di protesta di oggi, Italia Viva, che attraverso la sua base ha fatto sapere che non parteciperà all'iniziativa. Tra fibrillazione e attesa, i dem e il resto della potenziale coalizione scommettono su piazza De Ferrari.