ROMA - "Se sosterremo gli stessi candidati del centrosinistra in tutte e tre le regioni al voto? Sì. Oltre gli abbracci alla partita del cuore quello che conta è quello che Schlein ha detto politicamente: ha detto che la destra può essere battuta dal centrosinistra ma senza veti e senza parlare del passato". Lo ha detto il leader di Iv Matteo Renzi all'Aria che tira su La 7 spazzando dal campo (largo) i dubbi relativi al collocamento del suo partito nella tornata elettorale di questo autunno che riguarderà tre regioni: Umbria, Emilia-Romagna e la Liguria. La nostra regione potrebbe essere la prima ad andare al voto il 27 e 28 ottobre ma sembra che il Governo vada verso l'accorpamento in un unico election day il 17 e 18 novembre.
"In Liguria la vicenda è semplice - spiega Renzi -. Si parla di cose da fare. Sto aspettando" le linee "centrosinistra ligure sui punti programmatici aperti. Noi abbiamo fatto degli accordi (anche con il centrodestra ndr) a seconda delle città. Ovvio che d'ora in avanti, se stiamo con il centrosinistra non potremo stare con il centrodestra ma occhio: questo vale per tutti", ha sottolineato il leader di Iv. Il riferimento va in particolare al Comune di Genova dove due esponenti di Italia Viva, Mauro Avvenente e Davide Falteri, governano il capoluogo nella giunta Bucci, rispettivamente come assessore e come consigliere delegato. Da più esponenti di centrosinistra, ma non del Pd, è arrivato un veto ai renziani: chi governa con Bucci secondo alcuni non può far parte del campo largo. Ma il Partito Democratico a livello locale e nazionale sta lavorando per costruire la coalizione più ampia possibile, che possa includere anche Italia Viva oltre ad Azione.