GENOVA - Una spaccatura annunciata sia a livello nazionale che locale, con Italia Viva che perde pezzi, dopo la presa di posizione del suo leader Matteo Renzi che ha deciso di stare con il centrosinistra. In Liguria il partito dell'ex premier si è diviso, tra chi resterà nella maggioranza del sindaco di Genova Marco Bucci e chi invece ha fatto un passo indietro, pronto a candidarsi nella lista riformista a sostegno di Andrea Orlando. Tra questi la consigliera comunale Arianna Viscogliosi pronta a candidarsi per le Regionali di ottobre. L'occasione, per parlarne con l'ex ministro della Giustizia, è stato un convegno con a tema le infrastrutture. Gli abbiamo chiesto se ci sono novità sul fronte Italia Viva, dopo la rottura di oggi, Orlando ha risposto così: "Stiamo lavorando, stiamo discutendo, stiamo parlando con la coalizione, perché ci sarà una solida componente di centro. La sua fisionomia sarà definita nelle prossime ore".
Il centrodestra, alla ricerca del proprio candidato, dovrebbe scegliere uno tra il viceministro Edoardo Rixi e la deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo. Alla domanda tra chi preferirebbe come competitor, Orlando non esprime preferenze. "Non preferisco nessuno, a secondo dei profili sarà una campagna elettorale diversa - ha commentato il candidato del centrosinistra -. Credo che ci siano gli argomenti per rispondere a entrambi i profili e non ho preferenze in merito. Ho espresso il mio giudizio da cultore della materia ma non sono in grado di dire qual è la mia preferenza e non sarebbe giusto farlo, perché rispetto le decisioni delle altre forze politiche e della democrazia". Al centro del dibattito, in queste settimane, anche il ruolo che avrà il centrosinistra nella partita delle infrastrutture, e occasione ne è stata il convegno di oggi pomeriggio.
"La destra, aiutata anche da alcune polemiche da parte di un certo centrosinistra, è stata molto brava a costruire la narrazione secondo la quale noi saremmo la coalizione contro le infrastrutture - ha dichiarato Andrea Orlando -. Mi limito a dire che tutte le infrastrutture di cui si discute sono state progettate o finanziate da governi di centrosinistra o comunque da governi nei quali c'erano il Pd e il M5s". Secondo lo stesso Andrea Orlando il Pnrr è stata l'ultima occasione di rivisitazione complessiva degli obiettivi infrastrutturali. "Poi c'è una cosa che questa discussione nasconde - ha aggiunto Orlando -, ovvero che una larga parte di quegli interventi o non sono più finanziati o sono in fortissimo ritardo a partire dal Terzo Valico che, se non cambia qualcosa nelle prossime 4 settimane, uscirà dal Pnrr".