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Politica

Le parole del deputato dem sul ruolo dei progressisti in Europa
1 minuto e 46 secondi di lettura
di G.F.

Nel day after dell'elezione di Donald Trump, da ieri nuovamente presidente degli Stati Uniti d'America, il deputato del Partito Democratico Andrea Orlando commenta la vittoria dei Repubblicani, mandando una alert alla sinistra.

Che cos'è la destra

"La paura, cari compagni e amici, non la crea la destra. La destra usa le paure. Ma le sue cause sono nell'accelerazione dei cambiamenti che viviamo e nelle diseguaglianze che generano. La destra offre confini e dazi. Cose tangibili. Con una sostanziale subalternità ai grandi interessi globali, provoca le cause del disorientamento sociale che colpisce larga parte della società, ma al contempo offre rimedi che appaiono concreti e per molti rassicuranti" così il candidato del campo progressista alle Regionali parla del fenomeno Trump. La sinistra globale, che ha contribuito a distruggere gli strumenti di controllo e programmazione dell'economia, auspica, esorta, predica giustizia sociale, democrazia, inclusione. Ma lo fa a mani nude" lo j'accuse di Orlando.

Cosa deve fare la sinistra

"Welfare ridotti, politiche industriali senza selettività, demonizzazione dell'intervento pubblico - al netto dei tardivi tentativi di Biden - lasciano i progressisti senza alcuna leva - spiega l'ex ministro della Giustizia - e fanno diventare le transizioni delle minacce per i più, anziché delle opportunità per tutti. Questo a mio avviso è il punto. Il turbo capitalismo spaventa. La destra lo asseconda e offre protezione. Anche ricorrendo alla tradizione e reinventandola. La sinistra no. Prova a limitare i danni, ma finisce per essere confusa con le cause. Forse perché non ha davvero consciamente o inconsciamente dismesso la fiducia ideologica e incondizionata nel mercato e nelle sue virtù. Il protezionismo di Trump ha creato un nuovo blocco sociale e dato una base popolare al suo progetto reazionario". Arriva poi il messaggio, forte e chiaro, al mondo di sinistra, che non riesce più a ritrovare se stesso. "O la sinistra europea si pone il problema di darsi degli strumenti per proteggere la base produttiva del continente e con essa il lavoro e la sua qualità - conclude Orlando - o sarà definitivamente espiantata socialmente. Le prime reazioni del Pse alla vittoria repubblicana in Usa, da questo punto di vista, non fanno sperare molto".

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