Se il buongiorno si vede dal mattino ci aspettano mesi di battaglia politica in Consiglio Regionale. Sono bastati sette minuti di ritardo della minoranza in aula per far sbottare il presidente Bucci: "Una vergogna, ci vuole rispetto". Nessun gesto simbolico di protesta ma un "banale" ritardo, sicuramente non una bella figura comunque.
L'ora e mezza di votazioni per le varie cariche sono un po' servite a stemperare gli animi e così è capitato di vedere consiglieri dei due schieramenti ridere e scherzare insieme fino al discorso di insediamento di Bucci che è sembrato in qualche modo mettere d'accordo tutti al punto da essere applaudito persino da buona parte delle minoranza, Orlando compreso.
"Il mio appello è semplice: mettiamoci al servizio della Liguria con coraggio, determinazione, anche grinta e umiltà, lo dico anche a me stesso. Alla fine chi è umile vince più di chi è superbo. Non possiamo dare per scontata la fiducia dei cittadini: talvolta non sono contenti di quello che facciamo, allora dobbiamo pensarci e fare in modo che questo pensiero sia nelle nostre azioni".
Bucci, da sempre ritenuto l'uomo del fare, ribadisce la sua volontà di correre. "Vogliamo che ci sia dibattito, vogliamo che si possa parlare, forse non urlare, sono il primo a essere colpevole. Ma alla fine dobbiamo prendere decisioni, è un grande dovere che abbiamo nei confronti dei cittadini. Talvolta non saranno quelle giuste, può succedere, ma in poco tempo dobbiamo essere in grado di prendere quella giusta. Penso sia nostro dovere non essere miopi e non rimandare decisioni difficili".
Inutile girarci troppo attorno. Dal 7 maggio scorso la Regione si è fermata. Lo sa perfettamente Bucci che per questo in alcuni passaggi del suo discorso ha sottolineato la sua volontà di correre. C'è da recuperare il tempo perduto, sistemare i conti e i servizi della Sanità, occuparsi di lavoro, infrastrutture, economia e sviluppo. Ci saranno da prendere decisioni e per questo servirà il piglio del presidente, la marcia spedita della giunta e anche un'opposizione che faccia bene il suo mestiere alzando la voce quando serve, senza far perdere tempo su questioni assurde o di principio come spesso è capitato in passato.
In attesa che Orlando ci faccia sapere cosa intende fare, le prime battaglie saranno sull'ampliamento della squadra e della nomina dei sottosegretari voluti da Bucci. Soprattutto il Pd su questo ha già espresso la volontà di dare battaglia: staremo a vedere in che modo e se sarà una critica utile alla causa oppure no.
“Il nostro obiettivo per i prossimi cinque anni di governo è migliorare la qualità di vita dei liguri" aveva promesso durante la campagna elettorale. Una frase che può apparire semplice e banale ma che è la più difficile da trasformare in realtà. Buon lavoro a tutti.