Vai all'articolo sul sito completo

Politica

Presentato il libro voluto dal saggista Andrea Acquarone e che porta le firme di una società civile liberal socialista
5 minuti e 5 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

"Tocca a noi". Ma la domanda è: a noi chi? Questo il titolo che sa di monito e che arriva dal pamphlet voluto dal saggista Andrea Acquarone e che porta le firme di una società civile liberal socialista e in alcuni casi di sinistra. Nell'alveo di questo civismo che vuole provare a dire la propria alle prossime Comunali di Genova, si lavora per dare spunti che siano politici ma non solo.

Il civismo che si fa politica

L'economista Acquarone, che si divide tra Genova e Barcellona, è pronto a far andare in stampa il libro che è stato presentato questa sera nel dehor del ristorante Tiflis, ai giardini Luzzati. Il libro va in stampa oggi e a inizio febbraio uscirà in stampa, circa tre le settimane di attesa. Quando verrà reso publico, dicono gli organizzatori, ci sarà un evento vero e proprio, grande. “Abbiamo voluto mettere insieme energie e testimonianze che ci dicano che è possibile lavorare oltre alle riforme istituzionali - spiega Andrea Acquarone -. Il civismo che è stato criticato, anche giustamente, si può dire che in questa esperienza di libro corale, dove ognuno porta la propria esperienza, può avere un senso. Il nostro vogliamo che sia un contributo positivo che funga da pungolo”. Autorevoli i profili che hanno dato il proprio spunto per una città del futuro, che guarda al centrosinistra. L'introduzione del pamphlet è di Andrea Acquarone, saggista con una formazione economica, tra i relatori compare Marco Montoli (ex presidente del Ce.Sto. e tra coloro che è sempre stato attivo in città, tra iniziative e incontri) con il suo "Se fossimo sindaco", presenti ancora due papabili candidati civici per il centrosinistra come Adriana Del Borghi ("Genova sostenibile") e Maurizio Conti ("Fuori dal declino"). A questi si aggiungono elementi di rottura con il Partito Democratico come le ex dem Elena Putti e Camilla Ponzano. Con il suo "Dipinto di blu" ha dato il proprio contributo anche il professore dell'Università di Genova Gian Enzo Duci. Un capitolo che ben verrà attenzionato anche dal centrosinistra è quello di Pietro Mensi, fondatore di Futurevox, grande esperto di comunicazione che spiega "Come vincere le elezioni". Famosa tra le altre, la sua campagna di comunicazione per la segretaria del Pd Elly Schlein. La postfazione è affidata all'ex sindaco di Genova Marco Doria, che si sfila dalla partita ma chiuse il pamphlet con un bel "Tocca a voi!". Insomma, un bel quadro eterogeneo che è in attesa di far parlare e di far discutere, dentro e fuori gli schemi politici. Nel frattempo quella che sembrava una presenza scontata, del primo potenziale candidato per le Comunali di giugno, pare non sarà così. L'avvocato Filippo Biolé infatti, la cui candidatura è stata lanciata da un gruppo di persone (che hanno raccolto le firme), ha declinato l'invito.

Tirata d’orecchie al Pd

La richiesta che si è levata dallo spazio esterno del Tiflis è quella di “dire e di fare qualcosa di sinistra”. Le critiche non sono mancate e ad avere il primato, con i suoi oneri e onori, è stato come sempre il Partito Democratico. Gioie e dolori di essere il partito di riferimento di un campo progressista che cerca la propria rivincita. Presente, anche se arrivato con un po’ di ritardo, l’ultimo sindaco di centrosinistra, Marco Doria. Che ha conosciuto bene, sulla propria pelle, il potere che hanno avuto liti e scontri interni alla sua maggioranza. A tirare le orecchie ai dem ci ha pensato da subito l’imprenditore Luigi Cornaglia, rientrato negli ultimi anni a Genova e che ha deciso di partecipare alla stesura del libro. “Il mio contributo deve essere costruttivo, deve fungere da pungolo, in un dibattito che è stato sempre molto autoreferenziale. Abbiamo assistito ai litigi in seno tra Vincenzi e Pinotti prima, Cofferati e Paita dopo, perché questo è il Pd. Mentre loro decidono bisogna lavorare e porre degli obiettivi, questo è lo scopo del libro che deve agire”. L’ex presidente del Ce.Sto Marco Montoli sprona a ritrovare spirito e idee. “Io sono sempre stato di sinistra ma non so più cosa sia la sinistra adesso, noi non possiamo risolvere i terremoti ma la città in qualche modo deve farlo. Dobbiamo rimettere in piedi un’idea di città e di aggregazione sociale. Siamo andati avanti giorno dopo giorno con asfissia di declino. Ora si deve agire”.

La scelta del candidato

Dure le parole dell’ex candidata della lista Orlando Ilaria Gibelli, avvocato LGBT, che ridimensiona il Pd: “Sulla percentuale dei votanti il Pd ahimè vale il 15%. Bisogna confrontarsi con le persone che si occupano di cose diverse, perché è questo il senso del nostro compito”.
“Non disperdete energie a litigare e a scegliere il candidato”, il monito che arriva dagli autori del libro. I destinatari? Dal Pd a scendere. L’intento è di aprire un dibattito con il centrosinistra e con il Pd, nonostante le critiche ci siano, e siano anche roboanti. Insomma, se i dem presentassero un candidato condivisibile potrebbero pensare di convergere, ma la base dovrà essere comune.

La stilettata di Marco Doria: "Dico che bisogna andare a votare"

È spettata all’ex sindaco di Genova Marco Doria la chiosa di questo incontro, con l’auspicio che le persone possano convergere su pensieri e valori comuni. “È un tentativo che deve svilupparsi, il libro è interessante, la città è in difficoltà da tempo e questo non lo attribuisco a questa amministrazione, che però fa finta che la crisi non ci sia, questo gli contesto - spiega Marco Doria -. Io credo che si debbano dire le cose come stanno, del pamphlet sottolineo i denominatori comuni, dallo sviluppo sostenibile che va declinato. Ci sono all’interno contributi brevi e persone disponibili a scrivere. Credo che ci siano tante persone che sono disposte a impegnarsi, bisogna cogliere la disponibilità che va valorizzata”. Per chiudere, Doria lancia una stilettata a qualche presente all’assemblea che ha dichiarato che da anni non vota più. “Io ho sempre votato, io sono un uomo di sinistra e voterò sempre a sinistra, e dico che bisogna andare a votare” le parole incalzanti di Marco Doria.

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook

ARTICOLI CORRELATI

Venerdì 10 Gennaio 2025

Comunali, Orlando: "A febbraio il nome del candidato"

Alla domanda se il candidato dovrà essere un civico o un politico, Orlando ha risposto: "Io non penso che il tema sia civico o politico. Il tema è quanto sia in grado di unire"
Sabato 04 Gennaio 2025

L'avvocato Filippo Biolé primo candidato civico di Genova

Ad appoggiare la sua candidatura per le Comunali, una lista civica senza partiti che fa capo all'intellettuale Acquarone e alla ex dem Putti. Si aspetta l'ufficialità