È iniziato il conto alla rovescia per la quasi investitura ufficiale del vicesindaco reggente Pietro Piciocchi a candidato sindaco di Genova per il centrodestra. Domani alle 10 infatti, al teatro Stradanuova di via Garibaldi, partiti e supporter dell’avvocato genovese si ritroveranno in un’unica location. Obiettivo: sostenere Pietro Piciocchi e allontanare qualsiasi spettro di intromissioni, interne ma soprattutto esterne.
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Genova chiama Roma, che non risponde
Ad aprire le danze, come si suol dire, il presidente di Regione Liguria Marco Bucci, colui che senza perdere tempo ha riunito, solo qualche settimana fa, i partiti del centrodestra, sollecitando l’avvio della campagna elettorale. E senza tentennamenti, non ha dubbi Marco Bucci, quello di domani è un incontro che getta le basi per sviluppare il programma che verrà presentato ai genovesi, "senza perdere tempo". Ma intanto Roma sembra non chiamare Genova, in un silenzio assordante che potrebbe preoccupare anche i più ottimisti. Come mai non arriva il disco verde dalla capitale? Il centrodestra genovese non sembra scomporsi ma l'attesa aumenta ogni giorno. "Non abbiamo bisogno di nessun via libera da Roma, arriverà quando arriverà - commenta il presidente di Regione Liguria Marco Bucci -. Vi ricordo che Orlando si era proposto ad aprile, maggio, ma da Roma gli hanno dato l'ok il 2 settembre, pensate voi quanto tempo è passato. Il via livera da Roma arriva quando arriva, a noi interessa quello di Genova".
Il programma stilato con i cittadini
E allora cosa succederà domani al teatro Stradanuova? "Daremo la possibilità a Piciocchi di diventare il nuovo sindaco con l'appuntamento a teatro, ci stiamo dando da fare e domani vogliamo mettere a punto le strategie e quelli che vogliamo siano i messaggi da mandare alla gente - ha proseguito Bucci -. Il programma lo stanno già facendo andando in giro per tutta la città, vogliamo che nasca da un confronto con tutti i cittadini. Ci sono cose che vanno portate avanti, non cancelliamo il passato ma è giusto integrarlo con la visione odierna della città e dei cittadini. Noi andiamo avanti ma gli altri sono fermi (Bucci si riferisce al centrosinistra ndr), se vogliono posso aiutarli, così andiamo avanti tutti insieme". Insomma, l'intenzione è quella di schiacciare sull'acceleratore in attesa di sbloccare l'impasse con la capitale. Sul tavolo, intanto, il programma per la prossima campagna elettorale del centrodestra ripartirà dalle basi degli ultimi otto anni, con un'attenzione particolare alle richieste dei genovesi. "Io ho fatto tante cose in questi anni, so che c'è chi contesta ed è giusto, ma questi non possono impedire agli altri di portare avanti i progetti, noi vogliamo andare oltre ma se ci sono buone idee per modificare o dare più valore al progetto ben venga - ha ribadito Bucci -. Vogliamo una partecipazione pro attiva, è quello che chiediamo". Come dire, le idee sono più chiare a Genova che a Roma, ma questo non basterà.
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