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Nella sede del Partito Democratico tutti i potenziali alleati, dal centro alla sinistra, a esclusione di Azione: entro primi di febbraio il nome del candidato sindaco
5 minuti e 28 secondi di lettura
di G.F.
Un portone marrone con la scritto "Pd"

Il tempo stringe e il Partito Democratico prova a incalzarlo convocando un tavolo di coalizione eterogeneo, con tutti i potenziali alleati (protagonisti) che si sono ritrovati nella stessa stanza. Così questa mattina, a partire dalle 9.30 in via XX Settembre nella sede dei dem, il segretario metropolitano Simone D'Angelo ha dato appuntamento a partiti e liste civiche per provare a tessere le fila di una partita tutt'altro che semplice e scontata. Hanno alzato la mano per indicare la propria presenza il Movimento Cinque Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Linea Condivisa-Lista Orlando, Psi, Genova Civica, Demos, Volt, Possibile, +Europa, Italia Viva, Liguria Migliore, oltre al gruppo di civici che aveva lanciato la candidatura di Filippo Biolé e il gruppo di Acquarone, con la presenza dell'ex presidente del Ce.Sto. Marco Montoli. All'appello mancava solo Azione, che invece fu della partita alle Regionali di pochi mesi fa.

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A tirare le fila il segretario D'Angelo

A tirare le fila, anche se è stato l'ultimo a lasciare la sede del Pd, il segretario metropolitano Simone D'Angelo, scortato da Katia Piccardo e Davide Patrone. "L'incontro di questa mattina è stato molto positivo sia come contenuti che come voglia di condividere insieme questo percorso, la nostra sensazione ci diceva che l'intenzione era quella da parte di tutti di correre uniti, e oggi ne abbiamo avuto la conferma - commenta a Primocanale Simone D'Angelo -. Credo che il grande lavoro di questi anni fatto a Tursi e con le forze civiche ci darà la svolta positiva per portare avanti il percorso insieme. Ci siamo lasciati con l'intento di stilare dieci punti programmatici e qualificanti per rendere evidente quella che è la nostra alternativa per la città, su questo ritrovarci trovando la figura migliore che lo incarni". La sensazione, per D'Angelo, è che il ghiaccio sia stato rotto, come alla prima uscita di coppia, quando ancora ci si deve conoscere bene, e che adesso il percorso sia in discesa, candidato permettendo. "Abbiamo certificato che la coalizione c'è ed è pronta per lavorare da subito, faremo sintesi sulla figura migliore per capire chi può incarnarla al meglio: il Pd ha profili importanti che possono farlo così come le altre forze politiche, il fatto che ci siano molte disponibilità segna un cambio radicale di questo nuovo Pd e di questo nuovo centrosinistra che a differenza dell'oblio degli ultimi dieci anni a Genova ha saputo ritirarsi su". Mano tesa, in chiusura, al partito di Carlo Calenda, dopo l'invito declinato di Azione. "Oggi c'erano tutti quei soggetti alternativi alla destra di Piciocchi, dispiace per Azione che deciderà di entrare solo dopo la formalizzazione del programma e del nome del candidato, rispettiamo la scelta ma la convinzione è che il lavoro fatto con Cristina Lodi e gli amici di Azione ci porterà a convergere ancora insieme a loro".  

Primo step: clima sereno

All'uscita le facce erano più rilassate rispetto all'ingresso, l'esito è stato definito "positivo" per tutti coloro che ne hanno preso parte. Insomma, un "buona la prima" per il tavolo di coalizione, a cui seguirà già lunedì prossimo un nuovo incontro. "Giudizio positivo, c'è voglia di costruire un percorso condiviso senza preclusione da parte di nessuno, in tempi brevi vogliamo decidere sia il nome del candidato che unitariamente quelli dei presidenti di municipio - spiega a Primocanale il fondatore di Linea Condivisa e capogruppo in Regione della Lista Orlando Gianni Pastorino -. In campo sono stati trattati i punti programmatici, c'è stato un buon clima, senza veti e con la voglia di lavorare per trovare la strada comune: tutto è stato costruttivo e privo di acredine". Presente anche il Mov5s con il capogruppo in consiglio regionale Stefano Giordano, il capogruppo in consiglio comunale Fabio Ceraudo e il presidente del municipio Centro Ovest Michele Colnaghi. Nessun veto, da parte di nessuno, quindi nemmeno da parte dei 5s nei confronti di Italia Viva, che si sono ritrovati insieme, dopo anni, nella stessa stanza. "Abbiamo parlato di prospettive, di progetti e di programmi, abbiamo riportato i temi fondamentali che la gente sente, ci incontreremo per capire quale può essere la persona che esprima al meglio il programma" ha confermato Ceraudo. Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Colnaghi: "Stiamo parlando di temi e candidati e al momento siamo dentro al perimetro, come presidente di municipio ho chiesto di riportare al centro la condizione dei cittadini".

Dal programma al candidato, i prossimi appuntamenti

I nomi che girano, la conferma arriva da più parti, sono gli stessi, e così sono stati ribaditi anche dal Partito Democratico: Armando Sanna, Federico Romeo e Alessandro Terrile. Per il Mov5s il profilo caldo rimane quello di Tiziana Beghin, mentre voci di corridoio raccontano di una carta nascosta che potrebbe scoprire Gianni Pastorino. Ma per ora è top secret. Le proposte potranno arrivare anche da Italia Viva e da Avs. Alla fine sarà necessario fare sintesi e trovare il nome condiviso, con l'intenzione (a parole) da parte di tutti gli attori protagonisti. "È stato un confronto costruttivo, vogliamo elaborare insieme il nome del candidato, faremo anche noi una proposta, condivideremo le linee programmatiche da portare avanti e le candidature dei presidenti dei nove municipi - ha commentato a Primocanale la presidente provinciale di Italia Viva Arianna Viscogliosi -. Ci siamo riservati un secondo momento per concentrarsi sul candidato, non ci sono stati veti e questo è importante. Daremo il nostro contributo come centro moderato e riformista, da portare in questa coalizione. Sono state lasciate fuori le contrapposizioni a livello più alto che non riguardano la città". Clima distensivo anche da parte di Avs, con la capogruppo in Regione Selena Candia, che in passato aveva chiesto delucidazioni sulla scelta del candidato sindaco. "Siamo contenti, abbiamo già parlato di temi e ci sono molti punti in comune, dalla casa al lavoro passando per l'ambiente e il tema dei rifiuti, la prossima settimana ci vedremo ancora e a inizio febbraio avremo nome, coalizione e programma da presentare. Partendo dal programma non ci saranno veti perché chi lo apprezza sta automaticamente dentro alla coalizione" ha aggiunto Candia. Perplessità è invece stata espressa dal gruppo Acquarone, presente all'incontro con l'ex presidente del Ce.Sto. Marco Montoli. "C'è chi è rimasto perplesso, come il gruppo Acquarone nel constatare come si continui a rimandare lo scioglimento dei nodi fondamentali (candidato e temi) che determinano l'ampiezza della coalizione. Anche perciò annunciano una riunione con diversi gruppi civici e movimenti di diverse sensibilità, il 30 gennaio, per valutare la situazione e decidere collocazione e modalità di contributo e partecipazione" spiegano dal gruppo di civici. Il tempo stringe ma una prima pietra, forse miliare, è stata posata.

 

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